”Perdo l’orientamento, perdo degli oggetti, perdo il sonno, ma sopratutto: perdo i ricordi” (dal film Still Alice). E’ un cammino difficile quello che devono intraprendere le famiglie quando ad un loro caro viene diagnosticato l’Alzheimer. Non ci sono compromessi, è una malattia che inesorabile si insinua nei gesti, nelle parole, nelle abitudini di ogni giorno cambiandole progressivamente. Ad oggi gli italiani che soffrono di demenza sono 1.241.000 e di questi 600.000 hanno avuto una diagnosi di Alzheimer. Per ricordare questa malattia che affligge molte famiglie oggi si celebra la 25/ma Giornata Mondiale dell’Alzheimer e decine sono le iniziative previste in Italia.
Di questa patologia che non fa sconti a nessuno si sa ancora ben poco. Grazie comunque ad accurati esami diagnostici da effettuare sul paziente e a nuove tecniche, il quadro generale è in netto miglioramento. Una rete di giovani ricercatori sostenuti da Airalzh Onlus, che utilizzano biomarcatori specifici, basati ad esempio sulla saliva, e di test specifici che analizzano il linguaggio, ha scoperto che la vita dei malati potrebbe ricevere un consistente miglioramento. I medici concordano sulla tempestività della diagnosi: se precoce è fondamentale sull’influenza che la malattia avrà sulla vita del paziente e su coloro che gli sono vicino: si sentiranno attraversi i programmi di assistenza meno soli di fronte alla malattia e potrà essere avviato resto il trattamento farmacologico che può rallentare il processo degenerativo di uno, due o tre anni.
Mentre si continuano a cercare nuove terapie per far regredire l’Alzheimer, gli studiosi stanno provando a scoprire tutte le cause che portano a questo stravolgimento fisico e mentale di un essere umano. Da un ultimo studio appena pubblicato sul BMJ, si ribadisce che il ruolo dello smog potrebbe influire con il 40% sull’avanzamento di questa forma di demenza. Coloro che vivono in aree più trafficate hanno più probabilità di riscontrare questa patologia.
Ad assistere il malato nella maggior parte dei casi è la famiglia. Un percorso difficile e irto di difficoltà. Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita spiega che davanti ad una malattia di tale portata occorrono approcci che aiutino “medici e familiari a riconsiderare quell’unicità e quella peculiarità di ogni singolo essere umano che, in chi ha l’Alzheimer, pare smarrita o definitivamente perduta”.
Per dare conforto e un aiuto alle famiglie e per mobilitare la sensibilizzazione su questa malattia, settembre è il mese della mobilitazione all’insegna dell’hashtag #Every3seconds. Previsti screening gratuiti da Ragusa a l’Aquila, presentazioni di libri e convegni, ma anche un aperitivo in musica all’Università Cattolica di Roma con la partecipazione di Alessandro Haber. Mentre una maratona da Cesena a Cesenatico ha portato in strada, domenica scorsa, 4000 persone.
G.C.
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