Nell’acqua di Roma livelli batteriologici fuori soglia consentita e tracce di arsenico. E’ stop fino al 31 dicembre 2014. Dieci mesi di divieto per gli abitanti di Roma nord, Labaro, Giustiniana, Primavalle e altre aree.
Da un’ordinanza del sindaco della capitale Ignazio Marino, fino a fine dicembre prossimo, a più di 4 mila abitanti sarà vietato bere ed addirittura lavarsi e utilizzare l’acqua del rubinetto. Piovono critiche dall’opposizione che accusa Marino per le poche informazioni ai cittadini e il Comune di Roma per il ritardo sugli aggiornamenti. Il divieto dell’uso dell’acqua è totale e non solo per l’utilizzo alimentare, ma anche per l’igiene personale. Nessuno era stato informato dell’enorme disagio che in migliaia saranno costretti a subire: l’ordinanza è del 21 febbraio e ad allarmare i cittadini di Roma nord sono stati i rumors sul web. Nell’atto si prevede, tra l’altro, di comunicare ai residenti l’emergenza con manifesti da affiggere in strada, manifesti che però nessuno ha ancora visto. L’ordinanza è solo sul sito del Comune di Roma, in home page.
Ad effettuare le analisi sull’acqua è stata l’Asl Roma C. I risultati hanno evidenziato «acqua con caratteristiche chimiche e batteriologiche ovvero solo batteriologiche non adatte al consumo umano a causa del superamento dei valori di parametro prescritti». È quindi scattato il divieto di utilizzo dell’acqua fino al 31 dicembre 2014 per le utenze Arsial servite dagli acquedotti Malborghetto, Brandosa, Camuccini (che parte da Sacrofano), Piansaccoccia, Monte Oliviero, Casal di Galeria, Casaccia-S.Brigida. Tra le vie segnalate ci sono tra l’altro via Flaminia (civici 1901, 1756, 1850, 2006), via Arcore, via Barlassina, via Cornalba, Via Malborghetto, via Vignanello, via Angelo Signorelli, via Braccianese (km 6,500), via Nicola Zanichelli, via Carlo Voghera, via Crescentino, via Prato della Corte, via Giaveno, via Cherasco, via Valle Muricana.
“Sono due anni che Arsial manda le bollette con scritto ‘acqua non potabile”
Ad affermarlo è Antonio Rosati, il commissario straordinario dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (Arsial) a proposito dell’acqua all’arsenico negli acquedotti dell’ente in alcune zone di Roma Nord. Il Municipio dal conto suo, tramite il presidente del municipio XV Daniele Torquati:
Nessun allarme. L’acqua non è contaminata, ha livelli batteriologici fuori soglia rispetto a un decreto del 2010 e ad una disposizione dell’Istituto di Sanità del 2012. Entrambe le norme avevano abbassato la soglia ammissibile”.
Ma ora la domanda sorge spontanea: i circa 4 mila abitanti delle zone interessate, come faranno a cucinare e lavarsi per i prossimi 10 mesi?
Bisognerà introdurre del cloro nelle condutture idriche. E’ quanto si apprende da fonti del Campidoglio, secondo cui il problema, la presenza di arsenico oltre le soglie consentite e di batteri, riguarda circa 500 utenze in tutto. L’ordinanza del sindaco obbliga all’Arsial a “provvedere immediatamente all’eliminazione dell’inquinamento batteriologico dandone riscontro all’amministrazione“.
Nata e cresciuta a Roma, si laurea presso l'Accademia di Costume e Moda di Roma, trattando la propria tesi sulla "Nascita e l'evoluzione del giornalismo di moda". Curiosità, determinazione e voglia di crescere professionalmente caratterizzano il mio profilo.
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