Non due pezzi di legno assemblati a formare una croce, ma niente meno che un martello ed una falce rovesciata per comporre il crocifisso che il presidente Morales ha donato a Papa Francesco, al suo quarto giorno di viaggio nell’America del Sud. Falce e martello sono un simbolo politico del movimento operaio. diventato poi, nel Novecento, il simbolo del comunismo per eccellenza, emblema classico dei partiti comunisti.
Evo Morales, alla guida della Bolivia dal 2006, e’ il primo presidente indigeno in oltre 500 anni dalla conquista spagnola. Era dal tempo di Tupac Amaru, che un indigeno americano non deteneva il potere reale. Per la sua fisionomia, che non puo’ smentire le sue origini, e’ soprannominato ‘El Indio’. Morales oltre ad essere al suo terzo mandato alla guida di un paese che ha scelto come forma di governo la repubblica presidenziale – di conseguenza tutto il potere esecutivo e’ concentrato nelle sue mani -‘ e’ il leader del movimento sindacale dei cocalero boliviani, una federazione di colonizzatori campesinos quechua e aymara coltivatori di coca che si oppongono agli sforzi, principalmente degli Stati Uniti, di sradicare le coltivazioni di coca nella provincia di Chapare, nella Bolivia centro-orientale. Morales è anche il fondatore e leader del partito politico boliviano Movimiento al Socialismo (MAS), il principale partito di governo.
Se ne deduce che colui che in una intervista ha dichiarato che “il capitalismo è il peggior nemico dell’umanità perché crea egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell’umanità lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo”, deve avere regalato al Pontefice quell’oggetto che comunque ha scatenato una grande discussione e non poche polemiche, soprattutto tra i cattolici, per una ragione ben precisa, certo. Ma che al momento pero’ sfugge a chi ha potuto notare nell’espressione di papa Bergoglio nient’altro che sopresa al momento della consegna di quella falce e martello cui stava appeso il figlio dell’Uomo. Un regalo sicuramente inopportuno, che avra’ messo in difficoltà il Papa, che naturalmente non poteva rifiutare essendo costretto a far buon viso a cattivo gioco.
Una provocazione? Probabilmente no, semplicemente un’imprudenza di cui e’ possibile Morales non si sia neanche accorto. Tra l’altro, in certi contesti latinoamericani la differenza tra simboli comunisti e cristiani non è così evidente.
La Bolivia e’ un Paese a maggioranza cattolica (78%). A questa maggioranza non appartiene Juan Evo Morales Ayma che il 21 gennaio 2006, giorno precedente alla sua prima elezione a presidente, Morales partecipò ad una cerimonia spirituale indigena in un tempio situato su di una montagna del territorio tiahuanaco, dove fu incoronato come Apu Mallku, ossia “Capo Supremo” del popolo indigeno delle Ande e ricevette doni da molti rappresentanti dei popoli indigeni dalle varie zone dell’America Latina e del mondo.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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