Gli scontri di Sao Paulo
Non è ancora ufficialmente iniziato il Mondiale 2014 che le tanto temute manifestazioni di protesta contro l’organizzazione della Coppa del Mondo si sono già “guadagnate” la copertina. A Sao Paulo, infatti, tre giornalisti e un fotoreporter sono rimasti feriti durante scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Ma diverse sarebbero le persone ferite,almeno una decina. Tre, al momento, i manifestanti arrestati.
Shasta Darlington, la giornalista della Cnn, viene soccorsa
Due giornalisti sono della Cnn: una producer, Barbara Arvanitidis, che ha riportato una probabile frattura a un braccio nel corso di una carica della polizia effettuata per sedare gli animi dei manifestanti, già radunatisi ore prima dell’inizio del match inaugurale tra Brasile e Croazia. La sua collega Shasta Darlington è rimasta ferita da alcune schegge di vetro. Darlington ha riferito che sono anche state colpite da fumogeni. Ferite anche per Miguel Castro, un operatore brasiliano di una tv locale, la Sbt,della vicina Santos. Sono stati tutti trasportati in ospedale e, dopo circa tre ore, dimessi.
In precedenza, la polizia brasiliana aveva sparato gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di gomma per disperdere i manifestanti. Decine di questi si erano radunati nei pressi di una stazione della metropolitana a Carrao, dietro uno striscione rosso con la scritta “Se non abbiamo diritti, non ci sarà il Mondiale” e a cartelli con la scritta “La Fifa è terrorista“.
Poi, un secondo round di scontri in cui è stata segnalata la presenza di manifestanti violenti vestiti in stile black bloc. Nello stesso punto sono stati feriti i tre giornalisti e altre due persone. In questa fase Rodrigo Abd, fotografo argentino premio Pulitzer 2013, di Associated Press, è rimasto ferito a una gamba dopo che una granata stordente è esplosa nelle vicinanze.
Intanto, tutta l’area circostante l’Arena Corinthians, sede della partita inaugurale, risulta presidiata dalla polizia militare. Anche elicotteri sorvegliano l’intera zona. I manifestanti, al momento, sono bloccati lungo l’arteria che conduce all’impianto.
La giornata, a Sao Paulo, era iniziata molto presto: Le autorità pauliste, infatti, avevano chiuso scuole ed uffici pubblici e concesso un giorno di riposo a molte categorie commerciali per decongestionare il traffico: nel resto di Sao Paulo non si registrano problemi. Chiusa per precauzione la stazione della metro, vicina allo stadio. I tifosi dovranno scendere a quella precedente e proseguire a piedi, attraversando numerosi posti di controllo. Il quartiere in cui sorge allo stadio, che si chiama Itaquera, è praticamente blindato.
Anche a Rio de Janeiro è in corso una manifestazione di protesta contro i Mondiali. Alcune centinaia di persone hanno bloccato con un corteo la principale via del centro, Presidente Vargas, e hanno occupato entrambe le carreggiate della Rio Branco. In uno degli striscioni esibiti dai dimostranti si legge la frase “Fifa go home”. Il battaglione antisommossa della polizia militare è sul posto, ma finora non si registrano incidenti. Analoga situazione anche a Salvador, nello stato di Bahia, dove domani è in programma Spagna-Olanda. I manifestanti, poche decine di persone, si sono riuniti a Largo Do Campo Grande, una delle principali piazze del centro, e espongono bandiere del Partito dei Lavoratori e striscioni del medesimo contenuto ( “Fifa go home”) rispetto a quelli esposti a Rio. Nei paraggi della manifestazione si trova anche l’albergo dove alloggiano alcuni dirigenti della Fifa che si trovano in città.
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