Dopo Sua Maestà, Angela Merkel. La Cancelliera federale tedesca ha invitato a Berlino la nuova premier britannica Theresa May, che ieri pomeriggio ha ricevuto l’investitura ufficiale della regina Elisabetta II e ha preso il posto di David Cameron al numero 10 di Downing Street.
Ad annunciarlo, stamattina, è stata la stessa Merkel. “Sono contenta di collaborare con May”, ha detto la Cancelliera. “Credo che il nostro compito sia quello di collaborare strettamente con i Paesi amici”. E ha aggiunto: “Il mondo ha tanti problemi, dobbiamo portare avanti la collaborazione in politica estera, così come abbiamo sempre fatto con la Gran Bretagna”.
La Merkel non ha voluto commentare i nomi scelti dalla May per coprire i più importanti incarichi ministeriali. Il nuovo Cancelliere dello Scacchiere è Philip Hammond: prende il posto del cameroniano di ferro George Osborne. Alla guida dello Home Office, il ministero dell’Interno guidato finora dalla premier, andrà Amber Rudd, ex segretario di Stato per l’Energia. Alla Difesa resterà Michael Fallon, finora l’unico uomo del governo Cameron confermato nella squadra della May. Liam Fox, ministro della Difesa per un anno e mezzo nel primo governo Cameron (quello in coalizione con i Liberal Democrats), sarà ministro del Commercio internazionale, mentre per David Davis, un veterano di Westminster, è stata creata la carica di ministro per l’Uscita dalla UE. Al contrario della May, che sosteneva il Remain, entrambi hanno fatto campagna per il Leave al referendum del 23 giugno. Ma il nome su cui si è ricamato di più nelle ore successive all’annuncio è quello di Boris Johnson, nominato ministro degli Esteri. Johnson aveva guidato il fronte dei Brexiters fino alla vittoria nel referendum, ma poi si era defilato dalla corsa per la poltrona di capo del partito conservatore e del governo, consegnando praticamente la vittoria alla sua rivale.
Theresa May è la seconda donna premier nella storia del Regno Unito. Entra in carica 26 anni dopo Margaret Thatcher, la lady di ferro. “Ancora una volta una donna del Partito Conservatore”, come ha osservato Cameron nel suo discorso di dimissioni. Ma le sue posizioni politiche non potrebbero essere più distanti. La May ha promesso più giustizia sociale, e ha detto di voler lavorare “non solo per i pochi privilegiati, ma per tutti”. Secondo la nuova premier, la Brexit è una “sfida” che segna “un momento importante per il Paese”, un “grande cambiamento” che il Regno Unito dovrà affrontare con “una visione positiva del nostro ruolo nel mondo”.
Alla May sono arrivate anche le “sentite congratulazioni” del capo del Governo italiano Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio, secondo quanto si legge nel messaggio, si augura che le relazioni bilaterali “possano ulteriormente intensificarsi e ampliarsi nel corso del suo mandato”, e che “si possano avviare presto i negoziati con l’UE” per un divorzio rapido e consensuale.
F.M.R.
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