“Grazie presidente, sarò breve e circonciso”. Alla Camera si discute il ddl che vieta le cosiddette dimissioni in bianco.
Si tratta di una pratica attuata da molte aziende (a scapito soprattutto delle donne) che impone ai lavoratori di rinunciare a garanzie di legge all’atto dell’assunzione, e il deputato grillino Davide Tripiedi prende la parola inciampando in un lapsus memorabile.
Il suo intervento di critica a Confindustria inizia appunto con un “Sarò breve e circonciso”.
Tra i colleghi parlamentari c’è una risata generale mentre il presidente di turno (Simone Baldelli di Forza Italia) non perde tempo e interviene per correggerlo, sbagliando a sua volta: “Coinciso, quella è un’altra cosa”. Ma, ahinoi, anche ‘coinciso’ è un’altra cosa. Era ‘conciso’ il termine giusto!
Però, se ci si riflette alla luce di studi classici,’circonciso’ e ‘conciso’ hanno una radice latina in comune: ‘caedere’, ovvero tagliare. Mentre per il primo il ‘circum’ sta a significare intorno alla parte anatomica (maschile), per l’altro il ‘cum’ anteposto vale come rompere, spezzare, tagliare da applicare a discorso.
Ma possiamo pretendere sottigliezze del genere da chi è vero che ci rappresenta in Parlamento, ma per farlo è stato costretto a lasciare in fretta e furia il suo lavoro?
Davide Tripiedi è un quasi trentenne nato a Desio nel 1984, titolo di studio licenza media, professione idraulico. E’ stato eletto alla Camera dei Deputati nel 2013 nel Movimento Cinque Stelle.
“Ho sbagliato –ammette l’oratore– volevo dire conciso”.
Ma è troppo tardi per le precisazioni perché nel giro di qualche minuto il video dell’intervento viene caricato su youtube e sui ‘social’ dando inizio ad una scatenata ironia. C’è chi lo definisce “un must della legislatura”, chi, più prosaicamente, commenta “e io pago…”. Sui social network sono proprio i deputati (in particolar modo del Pd) a ironizzare per primi sull’onorevole grillino, scatenando le reazioni su Twitter. La migliore (di @ntomasse):
“Tutti ci stanno scherzando sopra, ma questa è una cosa di una certa gravidanza”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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