Cappellano di San Vittore a processo: nuovi abusi sessuali

Il gip di Milano Enrico Manzi ha disposto oggi il processo con rito immediato a carico di Don Alberto Barin, l'ex cappellano del carcere milanese di San Vittore accusato di violenze sessuali su 12 detenuti.

Il gip di Milano Enrico Manzi ha disposto oggi il processo con rito immediato a carico di Don Alberto Barin, l’ex cappellano del carcere milanese di San Vittore accusato di violenze sessuali su 12 detenuti. Il giudice ha accolto la richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Daniela Cento e Lucia Minutella. Nel decreto si legge che il religioso utilizzava anche uno ”specchietto retrovisore” per controllare ”l’eventuale arrivo di persone” durante gli abusi.

Il religioso, 51 anni, originario di Desio, era stato arrestato lo scorso 20 novembre per concussione e violenza sessuale. Inizialmente le vittime accertate erano sei, poi le indagini hanno permesso di appurare che fossero il doppio. Don Alberto Barin operava a San Vittore dal 1997. Secondo l’accusa avrebbe ottenuto prestazioni sessuali come compenso per la fornitura di generi di conforto o per interessamento alla loro posizione carceraria.

Le vittime degli abusi sono tutte giovanissime ed extracomunitarie. Una di loro, la scorsa estate, ha avuto il coraggio di denunciare gli abusi. Da allora sono scattate le indagini dei carabinieri. Il racconto della vittima è stato verificato dagli agenti con intercettazioni ambientali e telecamere: sono 4 i filmati che mostrano gli abusi da parte del prete nei confronti di altrettanti detenuti.

F.B.

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