Dopo lo smacco della Cassazione che il 19 novembre ha annullato per prescrizione dei reati il processo Eternit, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale Francesco Iacoviello, la riforma della prescrizione riparte dalla Camera con un ddl del governo che, come annuncia il ministro Orlando, avrà un iter sprint a partire dalla prossima settimana.
L’indignazione trasversale della politica, dal Pd ai 5 stelle, e le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi – «cambieremo il sistema del processo e le regole del gioco» – ottengono dunque un effetto pratico: l’intesa tra la presidente della Camera Laura Boldrini e l’omologo al Senato Pietro Grasso per cambiare e `sbloccare´, dopo un lungo conflitto di attribuzione tra Palazzo Madama e Montecitorio, il disegno di legge che dovrebbe rivedere i termini della materia.
Il provvedimento in questione era stato presentato dal presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti del Pd. Ma, dopo l’annuncio del ministro della Giustizia, la corsia preferenziale sarà data alle misure messe in campo dall’Esecutivo. Ma infuria comunque la polemica con i 5 stelle che attaccano il Pd e la minoranza Dem che torna a criticare il presidente del Consiglio accusandolo di svegliarsi in ritardo.
Renzi, ai microfoni di Rtl, aveva parlato di «incubo prescrizione», visto che «le domande di giustizia non vengono meno» nel tempo. Un reato, insomma, è o non è. Ecco, è proprio su come tradurre la richiesta di giustizia in fatti concreti che il `palazzo´ si è interrogato. Perché se è vero che da un lato c’è il tema della prescrizione in generale – e qui i disegni di legge fermi in Parlamento sono tre (del Pd, di Scelta Civica, del Movimento 5 Stelle). Ai quali – si contesta – bisogna aggiungere quello del governo di cui erano però perse le tracce dall’agosto scorso.
“Della prescrizione se ne parla da decenni, ora è successo un fatto che ha scosso le coscienze e oggi tutti sono d’accordo. Io vorrei che domani tutti fossero insieme a risolvere il problema”.
Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso, intervenendo al vertice nazionale antimafia a Bagno a Ripoli (Fi), in riferimento alla sentenza di assoluzione al processo Eternit.
“Con l’emozione del momento – ha aggiunto parlando con i giornalisti – gridiamo tutti alla necessità di farla al più presto, io da tempo ho indicato quello che potrebbe essere un nuovo modo per vedere la prescrizione e speriamo che finalmente, visto che tutti si dichiarano d’accordo, possa andare avanti”.
I familiari delle migliaia di vittime della Eternit incontreranno martedì 25 novembre il Presidente del Consiglio. Ne dà notizia su Facebook il senatore Pd Stefano Esposito. All’appuntamento, alle ore 16.30, è prevista la presenza dei sindaci di Casale Monferrato e Cavagnolo, nonché di un rappresentante dell’Afeva e del Fondo vittime amianto.
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