Per il ministro della Giustizia Heiko Maas, gli attacchi subiti dalle donne a Colonia sono stati “organizzati”. Finora ne sono stati denunciati 516 (il dato è della polizia locale che riferisce anche che nel 40% dei casi si tratta di molestie sessuali) ma è possibile che il numero sia ancora più alto. L’esponente del governo di Angela Merkel ha dichiarato al Bild am Sonntag, uno tra i più grandi quotidiani tedeschi che “quando si incontra una orda del genere per commettere dei reati, deve esserci una certa forma di organizzazione dietro. Nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato”. Secondo Maas, che non ha escluso legami fra i fatti di Colonia e analoghi episodi in altre città tedesche, “tutti i collegamenti devono essere esaminati con attenzione. Vi è il sospetto che siano stati scelti la data e il numero di persone”. Il titolare della Giustizia ha però invitato a non trarre conclusioni affrettate sul comportamento in generale dei migranti e richiedenti asilo politico, anche se un rapporto della polizia attribuisce le aggressioni soprattutto a richiedenti asilo.
Ciò non toglie che il clima a Colonia si è fatto pesante tanto da temere una deriva xenofoba. Ieri sera, vicino alla stazione, sei pachistani sono stati attaccati da un gruppo di 20 persone. A riferirlo la polizia locale secondo la quale tre degli aggrediti sono stati soccorsi in ospedale. Successivamente, anche un siriano di 39 anni è stato attaccato e lievemente ferito. Ora le indagini vertono sul eventuale collegamento tra le aggressioni compiute e i fatti di Capodanno, oltre all’individuazione degli aggressori che potrebbero appartenere nelle due spedizioni ad uno stesso gruppo. Secondo un quotidiano locale, gli aggressori di ieri sera erano un gruppo eterogeneo di “rockers, teppisti e buttafouri” che avrebbero risposto a un appello su Facebook per una “caccia all’uomo” contro i migranti come rappresaglia alle violenze di Capodanno.
Ieri sera la polizia di Colonia ha fermato e perquisito un centinaio di persone dopo aver ricevuto soffiate sull’organizzazione di gruppi di vigilantes da parte di attivisti dell’estrema destra. Sabato la polizia ha disperso con gli idranti una manifestazione del gruppo islamofobo di estrema destra Pegida nella città renana. Intanto è salito a oltre 500 il numero di denunce depositate da donne che hanno subito furti e aggressioni sessuali la notte di San Silvestro a Colonia.
“Viviamo una nuova dimensione di odio”, ha detto al Koelner Stadt Anzeiger Aiman Mazyek, presidente del Consiglio centrale dei musulmani tedeschi. Ma nulla giustifica questa sua dichiarazione, ribadisce il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert, rispondendo ad una domanda sulla denuncia fatta dal presidente dei musulmani tedeschi sull’ondata d’odio che sta colpendo i musulmani in Germania dopo le violenze di Colonia.
La vicenda di Capodanno viene discussa oggi al Parlamento tedesco, che torna a riunirsi dopo la pausa delle feste. Non è ancora chiaro se la Cancelliera, che ha prospettato l’inasprimento delle leggi sulle possibili espulsioni dei richiedenti asilo, prenderà la parola a nome del governo. E’ possibile anche che la Merkel, ancora intenta a radunare i consensi sui cambiamenti legislativi proposti, riferisca dei fatti di Colonia in un discorso sulla politica migratoria europea.
Intanto ad accrescere l’elenco delle città colpite dall’onda anomala delle violenze e molestie denunciate a Capodanno, si fa avanti Bielefeld, in Westfalia: il Westfalen Blatt, 500 uomini avrebbero forzato l’ingresso in una discoteca, l’Elephant Club, e avrebbero molestato molte donne. La polizia ha confermato che sono arrivate le prime denunce di donne.
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