Il rischio alcuni esperti l’avevano paventato già qualche giorno fa: in Italia il Covid-19 non solo miete vittime e allarga il numero dei contagiati, anche se i focolai sembrano circoscritti, questo evento raro e imprevedibile è in grado di ribaltare l’economia mondiale e nazionale. I fatti di ieri non smentiscono le preoccupazioni: le Borse in caduta, lo Spread in salita e l’oro alle stelle. Piazza Affari tocca il -6%, la settimana della moda registra un calo dell’80% di compratori cinesi mentre il Carnevale di Venezia chiudendo i battenti con due giorni di anticipo e cancellando di fatto le manifestazioni che avrebbero accolto almeno un altro mezzo milione di turisti, perde 22 milioni di euro.
Questo è solo l’inizio, con previsioni che stimano un impatto dell’epidemia sul Pil dell’Italia ben oltre lo 0,2%, secondo le stime del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Alcuni settori – turismo, lusso, moda – sono già in forte difficoltà: sono i primi sintomi di una crisi che si inserisce nel sistema economico di un Paese già in recessione. Anche il manufatturiero in generale osserva un rallentamento, in particolare del settore auto, che risente del blocco di produzione e distribuzione dalla Cina.
Il bollettino sanitario, in continua evoluzione, interessa principalmente il Veneto e la Lombardia, regioni che da sole valgono il 31% del Pil, ovvero 550 miliardi di euro, e dalle quali parte il 40% delle esportazioni del Paese. Le ordinanze di chiusura che hanno riguardato scuole, musei, uffici pubblici, piccole e medie imprese (per quanto riguarda i comuni coinvolti nel lodigiano), portano invece a galla i seguenti numeri: le aziende di Codogno e Casalpusterlengo fatturano da sole 1,5 miliardi l’anno e ogni giorno di stop può mandare in fumo 4 milioni di entrate, ritoccato a 18 milioni nel caso la quarantena venisse estesa a tutta la provincia di Lodi. Un giovedì nero esteso per l’economia italiana, che per molti economisti ha già innescato danni permanenti nel fragile mercato nostrano.
L’allarme è stato rilanciato anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha parlato di un impatto economico che potrebbe rivelarsi fortissimo. Ieri giornata difficile sui mercati, con tutte le Borse pesanti: Milano è crollata del 5,43%. A picco il petrolio (-5%). La corsa ai beni rifugio ha spinto l’oro ai massimi da sette anni, boom di acquisti su Bund e Treasury; spread su a 149 punti. Il governo accelera sulle misure di sostegno: è pronto il varo di un nuovo decreto legge con aiuti d’urgenza alle imprese, anche fuori della “zona rossa” e c’è il nulla osta allo stop degli adempimenti tributari nella zona più colpita.
Questo martedì riapre con lo Spread a 145 punti, come ieri sera al termine della seduta. Il rendimento del titolo decennale italiano è allo 0,97%. Le quotazioni dell’oro sono in netto calo sui mercati asiatici dopo la fiammata di ieri che aveva portato le quotazioni ai massimi da 7 anni. Stamani il lingotto con consegna immediata cede l’1,6% e passa di mano a 1.633 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio sono in recupero dopo il crollo di ieri: seppure ancora di bassa intonazione il greggio Wti del Texas guadagna 58 centesimi a 52,01 dollari al barile. Il Brent europeo sale di 65 centesimi a 56,96 dollari al barile.
Oggi vertice con i ministri dei Paesi confinanti e missione Oms in Italia.
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