Covid-19, vietatissime effusioni e quasiasi contatto

Lasciate ogni speranza o voi che siete abituati alla stretta di mano vigorosa, aspirate a un abbraccio strapazzoso, a un bacio casto o ad uno appassionato. A tutte quelle fisicità nei rapporti sociali che ci rappresentano nell’immaginario collettivo del mondo.  Causa Coronavirus è vietato qualsiasi tipo di contatto fisico, figuriamoci le effusioni.

Il comitato scientifico voluto dal premier Conte ha elaborato una serie di proposte che dovrebbero andare a integrare le disposizioni precauzionali già adottate con un primo decreto. E il governo Conte si appresta a fare sue le proposte del Comitato tecnico scientifico voluto dallo stesso premier per elaborare strategie di difesa contro il contagio. Le proposte dovrebbero andare ad integrare il Decreto del presidente del Consiglio emanato il primo marzo e, qualora adottate, avranno valore per 30 giorni su tutto il territorio nazionale, non solo nelle regioni dove sono presenti i maggiori focolai di contagio. Tra i provvedimenti apprendiamo ora che vi sarà la chiusura di scuole e università fino al 15 marzo, nonché la possibilità dello smart working per dipendenti della Pubblica Amministrazione.

In piena emergenza Covid-19 che a livello globale ha contagiato oltre 93.455 persone,  3.200 decessi,  il 3,4% , mentre nel nostro Paese si appresta a superare la quota di 2.500 contagiati, le proposte che dovrebbero andare ad integrare il Decreto del presidente del Consiglio emanato il primo marzo e, qualora adottate, avranno valore per 30 giorni su tutto il territorio nazionale, non solo nelle regioni dove sono presenti i maggiori focolai di contagio, riguardano:

Manifestazioni pubbliche vietate per 30 giorni

Una delle proposte riguarda il divieto di per 30 giorni di manifestazioni, anche quelle sportive, che comportino l’affollamento di persone e il non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.

Saluti a distanza

Viene raccomandato a tutti di evitare, quando possibile, abbracci e strette di mano, e di mantenere la distanza di un metro dalle altre persone.

Anziani al riparo

Le persone che hanno oltre 75 anni e quelle che ne hanno più di 65 e sono ammalate sono invitate a non frequentare luoghi affollati.

Niente Congressi e convegni

Rinvio di tutti i convegni e di tutti i congressi, specie di quelli che coinvolgano il personale sanitario e dei servizi di pubblica utilità.

Via bracciali e anelli

Fra le raccomandazioni, anche quella di evitare di indossare monili mentre ci si lavano le mani, perché sono di ostacolo al corretto modo di farlo.

No alla condivisione di cibi e bevande

Il comitato scientifico raccomanda anche di evitare scambi di bottiglie e bicchieri, in particolare durante le attività sportive.

Negli ospedali solo se indispensabile

Limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso, nonché le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo.

Chi ha la febbre resti a casa

Anche chi dovesse avere una banale influenza, accusando qualche linea di febbre, senza essere mai stato nelle zone rosse o gialle e senza essere entrati in contatto con possibili positivi, è invitato a rimanere a casa.

Starnuti e tosse nel fazzoletto

Chi starnutisce o tossisce utilizzi sempre un fazzoletto di carta da buttare immediatamente in un contenitore chiuso o, se ne è sprovvisto, utilizzi la piega del gomito.

L’allerta è anche sull’utilizzo delle banconote, anch’esse potenziale veicolo di contagio. L’avvertimento arriva da un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) citato oggi fra gli altri dalla Bbc. “Sappiamo che il denaro passa di mano con frequenza e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi” e in particolare di “non toccarsi la faccia prima”. Cina e Corea hanno già avviato nei giorni scorsi procedure di disinfezione di banconote in circolazione. La Bank of England ha tuttavia ridimensionato il pericolo per il Regno Unito, rilevando come nel Paese circoli ormai un gran numero di nuove banconote ‘plastificate’ (realizzate con polimeri) nei tagli più diffusi, la cui capacità di trattenere i virus non risulta superiore a quella di “maniglie, corrimano o carte di credito”.

 

 

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