I Casamonica non hanno il senso dello humour. Altrimenti il riferimento in chiave ironica al funerale show che ha riempito pagine di cronaca e tiggi per giorni e giorni, quello che il 20 agosto scorso nella chiesa intitolata a Don Bosco ha salutato lo zio Vittorio, non sarebbe stato preso così male, tanto da minacciare chi lo ha fatto.
Reo di cotanto ‘oltraggio’ è il comico romano Dado che parafrasando la canzone di Fiordaliso “Non voglio mica la luna”, ha postato sul proprio profilo facebook il seguente testo in musica: “Vorrei una bara fiammante/ Fuori la chiesa la mia faccia gigante/. Ed una banda che suona/ Le note del padrino re di Roma”. Ed ecco che di lì a poco, il clan dei Casamonica – sinti stanziali originari dell’Abruzzo ma trapiantati in gran numero da decine di anni nella Capitale – o, perlomeno, alcuni appartenenti alla famigerata famiglia che conta hanno risposto a Dado a suon di ingiurie, minacce e parolacce.
Il comico è solito ‘cantare’ i fatti più eclatanti nella sua trasmissione “Dado tiggi”, prendendo “la notizia del momento” da uno dei tanti telegiornali e facendone una parodia in musica.
Un detto popolare recita così: “Scherza con i fanti ma lascia stare i santi”. Parafrasando anche questo per non sembrare blasfemi, bisogna lasciar stare i Casamonica, pena minacce un tantino ‘non trascurabili’. Oltre ad avere ingiuriato la sua genitrice per la sua professione, diciamo così, molto antica e punto qualificante, a Dado hanno augurato di scomparire dalla faccia della terra: “Ce l’avete presente il titolo del libro di Moccia ‘Tre metri sopra il cielo’? – ha riferito lui, per nulla spaventato da queste minacce, in un intervista su Rainews24 – Beh, loro mi hanno augurato di andare tre metri sotto terra!”.
Il comico e cantante romano, al secolo Gabriele Pellegrini, classe 1973, che tra l’altro ha prestato la sua ironia alla trasmissione di Michele Santoro ‘Servizio Pubblico’, si è esibito questa estate in uno spettacolo “All’ombra del Colosseo”. Il prossimo e ultimo appuntamento della stagione è fissato per venerdì 4 settembre. Dopo i fatti su esposti, Dado lancia un invito a tutte le persone che hanno a cuore la libertà d’espressione e la libertà di satira. Cittadini, giornalisti e attori sono invitati a partecipare alla serata che, come ha annunciato su La7 durante la trasmissione ‘In onda’, si intitolerà “Ripijamose Roma!”. L’invito è stato esteso anche ai colleghi comici: da Brignano a Max Giusti, da Max Tortora a Crozza.
Non lasciamolo solo in una situazione così paradossale, dove un personaggio dello spettacolo abituato a colpire con la sua ironia anche personalità di certo rilievo come esponenti del mondo politico, ha ricevuto un avvertimento da parte di gente che con la mafia dice di non avere niente a che fare. Dice.
A.B.
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