Le dimissioni da ministro delle Infrastrutture di Maurizio Lupi hanno aperto una pagina di scelte extra da compiere per Matteo Renzi. E visto che il premier continua a ribadire che questo è “il tempo di decidere”, c’è da aspettarsi che il successore di Lupi verrà scelto a brevissimo giro, tanto che da Palazzo Chigi si vocifera di una possibile salita al colle se non oggi già domani.
A succedere a Lupi sembra ormai certo essere il sottosegretario Graziano Delrio, uomo giusto in un ministero che deve gestire opere importanti e necessarie al Paese, e che, oltre a essere apprezzato da Renzi godrebbe della stima anche di Ncd.
Il suo passaggio alle Infrastrutture, però, aprirebbe il nodo della sua sostituzione come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. E non chiude l’aspettativa di Ncd di avere una poltrona di pari rilievo a quella lasciata dal dimissionario Lupi.
In un vertice con Renzi, Alfano avrebbe ribattuto sul nome di Gaetano Quagliariello, mentre il premier avrebbe nicchiato cercando di ottenere il nome di una donna, “per rispettare la parità di genere”. E dal novero delle esponenti del Nuovo centrodestra sarebbero usciti i nomi delle deputate Dorina Bianchi e Rosanna Scopelliti.
Ncd sarebbe intenzionato a ottenere il ministero dell’Istruzione, ma le chance non sembrano essere molte, tanto che Roberto Formigoni ha sottolineato come “l’Ncd è pronto a non appoggiare più il Governo e Renzi dovrà trovare una banda di trovatelli che lo appoggi sui vari provvedimenti”. Per l’ex governatore della Lombardia “deve rimanere il numero di tre ministri del Ncd in tre dicasteri significativi”.
Al momento però l’ipotesi più accreditata è quella di vedere un esponente alfaniano sulla poltrona del ministero degli Affari Regionali, casella rimasta libera dopo la scelta di Maria Carmela Lanzetta di lasciare la carica di ministro per fare la consigliere regionale, e di collocare un altro renziano al posto di Delrio.
Un’ipotesi non troppo lunare, considerato che i nomi circolati per ricoprire il ruolo sono quelli del vicesegretario del Pd Guerini, che però ha già smentito questa possibilità, Ettore Rosato, Matteo Richetti, e Luca Lotti.
Non è comunque ancora del tutto esclusa l’ipotesi di Maria Elena Boschi, data come una papabile ad avvicinarsi ancor di più a palazzo Chigi. Certo questo allargherebbe la discussione su quale sostituto trovare per rimpiazzare la lady della Leopolda alla guida del ministero per i rapporti con il Parlamento.
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