Riccardo Montolivo a terra: niente Mondiale per lui
Italia- Irlanda doveva essere un semplice test per aiutare Prandelli a sciogliere gli ultimi sulla lista definitiva dei 23 convocati per il Brasile (che, poi, saranno 23+2, ndr). La partita del Craven Cottage di Londra si è rivelata, invece, una fonte di imprevisti che complicheranno non poco la marcia di avvicinamento degli Azzurri all’appuntamento iridato.
L’Italia schierata al Craven Cottage di Londra contro l’Irlanda
Dispiace per le sorti della spedizione italiana ma, soprattutto, dispiace per Riccardo Montolivo: lo scontro di gioco con l’irlandese Alex Pearce (duro ma non cattivo nè, tantomeno, intenzionale il suo intervento, diciamolo subito) ha procurato al capitano del Milan la frattura della tibia sinistra: tibia sinistra fratturata e 3 o 4 mesi di stop. Niente Mondiale e anche l’inizio del prossimo campionato potrebbe non vedere ai nastri di partenza il centrocampista della nazionale.
Tecnicamente, una perdita non da poco. Umanamente, un vero dramma per un giocatore che, pur di rispettare il serrato ruolino di marcia imposto dal calendario in vista della partenza per Rio, aveva sposato la sua Cristina appena una settimana fa approfittando degli unici tre giorni liberi a disposizione prima di aggregarsi al gruppo azzurro.
Emblematica l’immagine del giocatore disteso sulla barella con lo sguardo fisso al cielo: a chiedersi il perchè di un destino così beffardo. Non una lacrima. Non un gesto plateale. Un dolore composto che sapeva di rassegnazione. Un’immagine che ha colpito tutti: noi davanti allo schermo, il pubblico sugli spalti (e di “Italians”, allo stadio del Fulham, ce ne erano veramente tanti), i compagni, attoniti in campo, e Prandelli, in piedi raggelato come tutta la panchina.
Montolivo è già tornato in Italia. A bordo di un’aereo-ambulanza insieme al medico della nazionale, il professor Enrico Castellacci. Arrivato a Linate, il giocatore è stato subito trasferito alla clinica La Madonnina di Milano dove verrà operato domani. Non era possibile intervenire già oggi perchè occorre effettuare i controlli del caso per capire l’esatta entità della frattura.
Ad intervenire sull’arto del centrocampista sarà un’equipe di veri e propri esperti in materia di infortuni di questo tipo: il dottor Herbert Schoenhuber, il medico della nazionale italiana di sci, e il dottor Roberto Pozzoni, sanitario del Milan. Colleghi all’istituto ortopedico Galeazzi di Milano ma, per l’occasione, operativi alla clinica La Madonnina.
Diversa la destinazione degli altri Azzurri: Anche loro rientrati in Italia, hanno già sostenuto un allenamento a Coverciano prima di poter godere di una serata di libertà. Per loro ci sarà l’impegno di mercoledì con il Lussemburgo a Perugia e poi la partenza per il Brasile. La solidarietà di tutto il gruppo azzurro nei confronti dello sfortunato compagno è stata ben espressa dalle parole di Daniele De Rossi: “Oggi è un giorno triste. Nel mondo del calcio non c’è cosa più brutta di un infortunio, soprattutto alla vigilia di una competizione così importante come il Mondiale. Perdere un compagno così, uno dei ‘vecchi’, degli storici, fa veramente male. E’ un ragazzo sempre positivo, sempre corretto e per questo dispiace ancora di più“.
Ma la partita con l’Irlanda, nata evidentemente sotto una cattivissima stella per l’Italia, ha portato in dote anche lo scontro aereo con l’irlandese Ward che ha visto uscire anzitempo anche il sostituto di Montolivo, Alberto Aquilani. Trauma commotivo per il centrocampista della Fiorentina, vivamente invitato da Prandelli e Castellacci a non proseguire la gara, nonostante la decisa volontà del giocatore di restare al fianco dei compagni. Ospedale anche per lui. “Ha un trauma commotivo alla testa ma neurologicamente è negativo. Comunque per scrupolo abbiamo deciso di fare una Tac della quale non ho ancora risposta, ma è a scopo cautelativo“, ha precisato il dottor Castellacci, il vero, inatteso, protagonista della giornata.
Quanto alle indicazioni fornite dallo scialbo 0-0 di Londra, note molto positive per Salvatore Sirigu: Buffon ha una più che valida alternativa tra i pali; bene l’intraprendenza dei due esterni bassi: sia Darmian a destra che De Sciglio a sinistra hanno mostrato personalità e corsa nell’appoggiare la manovra offensiva. Meglio, comunque, e questa è un pò la sorpresa, il torinista, più attento dietro e più preciso nei cross. Molto bene Verratti a centrocampo. L’ex pescarese è giovane ma l’esperienza biennale accumulata in Francia in uno squadrone come il Psg con cui ha già disputato due Champions lo ha fatto crescere in fretta. Il ragazzo ha tecnica, visione di gioco, capacità di verticalizzare molto “europee”. La dimensione internazionale acquisita all’ombra della Tour Eiffel si avverte nitidamente. Anche il ruolo di vice-Pirlo è in buone mani. E l’infortunio di Montolivo potrebbe persino consentirgli di ambire a qualcosa di più. Il ragazzo, del resto, è bravo sia davanti alla difesa che più avanti.
L’esperienza internazionale è, invece, proprio ciò che difetta a Ciro Immobile, al suo esordio in azzurro dal primo minuto. Ma ne farà in abbondanza a Dortmund visto che il suo passaggio al Borussia è già stato definito.Molto vivace, il capocannoniere della A, ma anche impreciso e a disagio con movimenti che conosce ancora poco. Anche l’emozione ha avuto il suo peso. Una prestazione inferiore alle attese ma non del tutto negativa.
Anche Pepito Rossi era molto atteso e si è mosso parecchio ma con poco costrutto, mai pericoloso e, soprattutto, molto frenato all’idea di affrontare contrasti duri. Che era ciò che gli chiedeva Prandelli. Ciononostante un posto nei 23+2 dovrebbe averlo ma, diciamo la verità, sarebbe più per un atto di fede del Ct che non per il responso del campo.
Molto bene Marchisio, sempre protagonista delle nostre sortite offensive. Lo juventino ha mostrato un’ottima condizione atletica e ha svolto molto bene il compito di “incursore”.
Lampi accecanti di classe pura. Non c’è modo migliore per definire lo scampolo di partita disputato da Antonio Cassano.
Antonio Cassano subentra a Ciro Immobile
Fantantonio nel non molto tempo a disposizione ha deliziato anche i palati più raffinati con lanci millimetrici e qualche giocata d’autore che han fatto pensare che il suo rapporto con l’azzurro non si fosse mai interrotto. Peraltro, in perfetta forma fisica e mai tirato così a lucido. Andrà pure lui e, con la classe che si ritrova, visto che sta bene anche fisicamente, sarebbe delittuoso non portarlo.
Male, invece, il suo compagno al Parma, Paletta. Il centrale di origine argentina ha palesato limiti tecnici nell’impostare e insolite titubanze dietro, figlie di una condizione precaria che era già nota. Ma Prandelli crede molto in lui e potrebbe andare lo stesso. Il sacrificato, in questo caso, sarebbe Ranocchia (che potrebbe conservare un posto nella spedizione ma come riserva). Così come Pasqual e Maggio dovrebbero aver perso i ballottaggi con Darmian e De Sciglio. Rimane da sciogliere un dubbio a centrocampo ma Parolo pare in netto vantaggio su Romulo.
Molto male Thiago Motta davanti alla difesa. Fuori tempo e spesso saltato dagli avversari, ha commesso anche errori di misura in zone molto delicate del campo. Non sembrerebbe neppure lontano parente delle migliori edizioni del Motta arcigno che conosciamo ma la sua presenza nella lista dei partenti non dovrebbe essere in discussione.
In serata, Prandelli renderà noti i nomi dei 23 che andranno in Brasile, cui si aggiungeranno, con ogni probabilità, altri due giocatori.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy