L’ultima frontiera delle droghe sintetiche è targata Facebook. Su ogni pastiglia, azzurro cielo, è stampata la ‘f’ del noto social network che conta oltre 1 miliardo e mezzo di iscritti. Dall’Ungheria sta viaggiando per tutto il Vecchio Continente: questa potentissima e sconvolgente pasticca, che può portare alla morte, è partita dalle discoteche e dai club di Budapest e si è presto diffusa nelle più rinomate discoteche delle capitali europee.
L’identikit dell’ultima arrivata, o perlomeno segnalata, tra le nuove droghe sintetiche non è del tutto definito. Tutti i suoi componenti non sono ancora noti, ma è accertato che le dosi contenute nella pasticca griffata sono massicce e particolarmente pericolose, tanto da avere allertato le autorità poliziesche ungheresi. Di sicuro contiene oppiacei e cannabinoidi, sconvolge il ciclo circadiano portando a difficoltà di deambulazione e allucinazioni. In alcuni casi arriva anche alla morte.
Sono già 15 infatti le persone ospedalizzate e i rischi di morte sono significativi, anche se fino ad ora non si è ancora verificato alcun decesso. Secondo i medici ungheresi uno degli aspetti più inquietanti è rappresentato dalla durata di sintomi, soprattutto per quanto riguarda le allucinazioni, che hanno condotto già alcuni pazienti in reparto psichiatrico con importanti sintomi psicotici. Nell’ex Paese comunista l’eroina e le metanfetamine sono sempre più rare, in compenso il problema della droga è quanto mai urgente, con interi quartieri divenuti fucine di spaccio e nuove droghe continuamente in fieri. Il motivo della scelta di riprendere una delle icone del cyberspazio in una droga è chiaramente quello di farsi notare da una generazione di giovanissimi per i quali i social media sono chiaramente un simbolo. I produttori di stupefacenti, e in particolare di ecstasy, non sono nuovi all’utilizzo di simboli o brand famosi, arrivando talvolta a imprimere sulle pastiglie personaggi dei fumetti, marchi automobilistici e ora anche icone tecnologiche. Facebook dal lato suo non si è ancora pronunciato sull’uso indebito e non lusinghiero della sua f, ma la reazione potrebbe arrivare presto.
E se la ‘f’del re dei social network, palesemente imitata nella pastiglia, è diventata ora un brand dedicato agli stupefacenti, proprio Facebook è stato scelto dalle autorità per diffondere il messaggio di allarme, rigorosamente in ungherese: «Attenzione, 15 persone che hanno assunto una pillola con la’ f’ sono finite in ospedale con sintomi gravi e sottoposti a terapia intensiva». Per il momento non si è ancora verificato alcun decesso, ma il rischio che questo accada è fortissimo. “Uno degli aspetti più inquietanti – spiegano i medici ungheresi – è rappresentato dalla durata di sintomi”. Le allucinazioni, in particolar modo, hanno portato alcuni sballati a essere ricoverati in reparto psichiatrico. E’ possibile che “il motivo della scelta di riprendere una delle icone del cyberspazio in una droga è chiaramente quello di farsi notare da una generazione di giovanissimi per i quali i social media sono chiaramente un simbolo”.
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