E’ stop ai test d’ingresso

Entro la fine di luglio dovrebbero arrivare le novità dal Ministro dell’istruzione Stefania Giannini: “Intendo rivisitare il sistema di selezione per le facoltà di Medicina“.

Il Ministro Giannini ha annunciato la “rivoluzione universitaria” sulla pagina Facebook di Scelta Civica. L’intenzione è quella di rivisitare il sistema di selezione universitaria per la facoltà di medicina, prendendo a modello il sistema francese che vede l’accesso al primo anno libero e la selezione alla fine di esso su base meritocratica. In particolare, il sistema transalpino prevede che il primo anno sia comune agli studi di Medicina, Farmacia, Odontoiatria ed Ostetricia. E soprattutto non contempla una prova di pre-iscrizione, come da noi, ma un concorso con numero chiuso, superato in media dal 15-20% degli studenti, da svolgersi nel corso del primo anno suddiviso in due parti: la prima alla fine del primo semestre (verso dicembre/gennaio); la seconda alla fine del secondo semestre (verso maggio). Ovviamente su materie che hanno costituito fin lì l’oggetto del corso di studi.

La Giannini parla di “cambiamento importante e necessario per le Università italiane“, aggiungendo che:

il Miur ha trovato una quota di fondi per arrivare ad un aumento che però non è sufficiente al ripristino delle quote dello scorso anno. Abbiamo chiesto al Mef di aggiungere i fondi mancanti».

E tra gli universitari già se ne parla:

Per anni – ha proseguito Alberto Irone Portavoce Rete Studenti Medi – migliaia di studentesse e studenti si sono visti privare dei propri sogni: rivedere il sistema è un passo importante che non può prescindere da noi studenti, o qualsiasi modifica o ipotesi di modifica sarà uno dei tanti spot elettorali che non andrà a migliorare veramente il sistema».

Giusto ad aprile scorso si sono presentati in 64 mila per contendersi 10.551 posti.

Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari,aggiunge:

Le nostre battaglie e i nostri ricorsi negli anni hanno dimostrato la necessità di rivedere un sistema al collasso e questa ne è la prova».

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