Proprio all’indomani dalla comunicazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) della fine dell’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale, dalla Sierra Leone arriva la conferma di un decesso legato allo stesso virus. Si tratta di una donna morta pochi giorni fa nel nord del Paese. Lo riferisce Frances Langoba Kelly, portavoce dell’organismo di controllo del governo.
Solo ieri – ricorda la ‘Bbc’ news online – l’Oms a Ginevra aveva reso pubblica la notizia dei “42 giorni da quando gli ultimi casi di Ebola in Liberia sono stati testati negativi”. Guinea e Sierra Leone, pesantemente colpiti da Ebola, solo ieri sono già stati dichiarati Paesi liberi dal virus. L’ultimo caso era stato registrato in Sierra Leone lo scorso 7 novembre, per questo il Paese era stato certificato come ‘Ebola-free’, ma anche ieri l’organizzazione ha ribadito che sono possibili nuovi focolai nei prossimi mesi, dovuti al fatto che il virus rimane per diverso tempo ‘nascosto’ nell’organismo dei sopravvissuti, e per questo motivo un contingente di esperti è rimasto nei tre paesi colpiti. L’epidemia del virus, che tra gli esseri umani si contagia mediante il contatto diretto con i fluidi corporei infetti (anche il sudore naturalmente sempre presente sulla pelle), oppure, in minor proporzione, per via epidermica o per contatto con le membrane mucose e il cui periodo di incubazione può variare dai 2 ai 21 giorni ma generalmente è di una settimana, dal dicembre 2013, ha fatto oltre 11300 morti, di cui quasi 4mila in Sierra Leone.
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