“La proposta dell’Emilia Romagna di una vaccinazione obbligatoria per ammettere i bambini al nido o alla materna solo se vaccinati, può essere buona”. Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo la conferenza “Allenatore alleato di salute”. A fronte di un forte calo delle vaccinazioni nella regione infatti, “c’è un rischio, per i bambini che vanno all’asilo e alla materna di poter riscontrare importanti malattie”. Intanto una petizione per la richiesta d’introduzione di vaccinazione obbligatoria – riguardante polio, difterite ed epatite B – è già partita anche in Lombardia.
Il principio è che quando si entra in una comunità con un figlio così piccolo vanno tutelati tutti, anche quelli che non possono essere vaccinati perché troppo piccoli o con basse difese immunitarie” ha commentato l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, Sergio Venturi, promotore della proposta.
“Ricordiamoci però – ha aggiunto il ministro – perché una regione come l’Emilia è arrivata a quel punto: ci sono bambini che non possono andare a scuola in questo momento perché non possono essere vaccinati, che sono immunodepressi. Noi proibiamo a quei bambini l’accesso alla scuola, credo che sia un fatto molto grave”. E in effetti, il rischio di vaccinare nel momento sbagliato e di provocare danni seri ed irreparabili al singolo bambino esiste.
Vaccinare i propri bambini: sì o no? È ormai da qualche tempo che la polemica relativa alla questione dei vaccini, un “problema di sicurezza, igiene e salute pubblica”, si è fatta più accesa, infiammando social network, talk show e in generale rappresentando un argomento ampiamente dibattutto dall’opinione pubblica. E più i pareri si moltiplicano, sostenuti ognuno da dati e statistiche discordanti, più diventa difficile orientarsi e prendere posizione su un tema così fondamentale per la nostra salute e quella dei nostri bambini.
“Gli schemi di vaccinazione? Come i freni della nostra automobile”. Non stupisce quindi che il post pubblicato da Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita e Salute San Raffaele’ di Milano abbia ricevuto già più di un milione di visualizzazioni. Burioni che è anche specialista in Immunologia Clinica e Allergologia, ha così replicato su Facebook, in tono sarcastico, a una mamma del gruppo “Mamme Rimini” che diceva che “non c’è bisogno di vaccinare i bambini perchè tanto gli anticorpi se li fanno giocando per terra”. Ma anche no, ha risposto il professore.
Devo dare una brutta notizia agli incolpevoli suoi figli e ai genitori che non vaccinano i figli confidando nella potenza protettiva del pattume domestico: non è vero..Per quanto si faccia giocare nello sporco i bimbi molto piccoli, non potranno mai produrre gli anticorpi suscitati dai vaccini.
La storia del batterio Haemophilus influenzae di tipo B o batterio emofilo. Burioni ha parlato poi del batterio emofilo che prima della scoperta dei vaccini faceva ammalare negli Stati Uniti ben 20mila bambini dei quali mille morivano.
La cosa singolare di questa malattia era il fatto che colpiva di rado sopra i 5 anni e quasi tutti i casi più gravi si manifestavano in bambini sotto i due anni, causando la maggioranza delle meningiti in questa fascia di età. Questo accade perché sistema immunitario dei bimbi molto piccoli non riesce a produrre efficacemente anticorpi contro questo batterio (anche se lo incontra per terra), il che li lascia – una volta terminata la riserva di anticorpi materni – praticamente indifesi.
Una volta sperimentato un vaccino in grado di poter essere iniettato in sicurezza anche sotto i due anni di età, il virus fece diminuire l’infezione del 99%. Dove sta quindi la falla nel sistema? Probabilmente nella cattiva o ritardataria gestione delle immunizzazioni.
Il vaccino che abbiamo è molto efficace, ma se viene utilizzato in bambini che hanno meno di sei settimane non solo non funziona, ma “paralizza” il sistema immune impedendogli addirittura di rispondere bene alle dosi future di vaccino. Il momento in cui iniziare a vaccinare è dunque esattamente quando è prescritto, a due mesi, non prima e non dopo. Prima sarebbe troppo presto, dopo sarebbe troppo tardi. Insomma, gli schemi di vaccinazione sono come i freni della vostra automobile. Sono stati messi a punto da esperti che se ne intendono dopo lunghi studi e rigorose sperimentazioni” ha aggiunto Burioni.
Il vaccino che abbiamo è molto efficace, ma se viene utilizzato in bambini che hanno meno di sei settimane non solo non funziona, ma “paralizza” il sistema immune impedendogli addirittura di rispondere bene alle dosi future di vaccino.
Il momento in cui iniziare a vaccinare è dunque esattamente quando è prescritto, a due mesi, non prima e non dopo. Prima sarebbe troppo presto, dopo sarebbe troppo tardi. Insomma, gli schemi di vaccinazione sono come i freni della vostra automobile. Sono stati messi a punto da esperti che se ne intendono dopo lunghi studi e rigorose sperimentazioni” ha aggiunto Burioni.
La domanda non sembrerebbe essere quindi se vaccinare oppure no, ma piuttosto come e quando farlo e in che modo ridurre al minimo i rischi, compresi quelli riguardanti i cosiddetti “danni da vaccino” citati a più riprese da associazioni, blog e gruppi d’opinione.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy