Lo ‘Schettino’ coreano è stato condannato all‘ergastolo per il naufragio che costò la vita a più 300 persone. Un filmato ha inchiodato il capitano Lee Joon-seok, oggi 70enne, mentre con il traghetto inclinato di 45 gradi e con dentro ancora almeno 200 persone, vestito solo di maglietta e mutande, si mette in salvo lanciandosi su un gommone della Guardia Costiera accostato alla chiglia della nave. Non soltanto lui, ma anche altri membri dell’equipaggio si sono spacciati come normali passeggeri per poter lasciare l’imbarcazione all’arrivo dei primi soccorritori.
Era il 16 aprile del 2014. Alle 08:49 il traghetto Sewol salpato dal porto di Incheon e diretto all’Isola di Jeju, aveva al timone (per disposizione del comandante) la ventiseienne Park Han-kyul (terzo ufficiale con solo un anno d’esperienza). Vicino all’isola di Byeongpung (sud-ovest della penisola coreana) l’imbarcazione effettua una virata. L’eccessivo carico a bordo si sposta tutto sulla parte sinistra (rispetto alla prua) incominciando ad inclinare la nave sul fianco, fino al suo ribaltamento e di conseguenza affondamento. Sul cargo coreano Sewol avevano preso posto 476 persone, di cui 325 studenti in gita scolastica. Solo 75 di queste riuscirono a salvarsi, mentre i morti accertati furono 295 e 9 i dispersi.
Il naufragio ha fatto molte vittime per le gravi colpe del comandante al quale nel processo di secondo grado è stato riconosciuto il reato di omicidio. Innanzitutto Lee Joon-seok tergiversò per evitare l’evacuazione dell’imbarcazione. Cercò prima di raddrizzare il traghetto. Poi, addirittura, diede ordine ai passeggeri di rimanere nelle proprie cabine. Per queste ragioni i primi soccorsi raggiunsero l’imbarcazione con un ritardo di circa un’ora.
Numerosi i video girati all’interno della nave durante l’inabissamento. In uno di questi alcuni studenti scherzano per l’insolita situazione, ma ben presto il sospetto e la confusione diventano reali. I ragazzi parlano tra di loro cercando di rassicurarsi a vicenda e informare all’esterno i familiari sulla situazione. Nei 17 minuti di video il cellulare di uno studente registra anche più annunci da parte dell’equipaggio che raccomandano ai passeggeri della nave di non muoversi e rimanere al proprio posto. Una ragazza di 22 anni, inserviente nella caffetteria del Sewol, disattendendo gli ordini scellerati dell’equipaggio decise invece di portare all’esterno della nave molti passeggeri. Morirà nel tentativo disperato di salvare altre vite all’interno della nave, come diversi altri che incitarono i passeggeri a uscire dal traghetto.
Il giudizio di secondo grado, emesso martedì scorso, ha maggiorato la pena di Lee Joon-seok condannandolo all’ergastolo. Nel processo di primo grado, Lee Joon-seok era stato condannato a 36 anni con l’accusa di abbandono della nave, ma assolto per omicidio. Il verdetto era stato criticato come troppo mite dai parenti delle vittime. I procuratori pubblici avevano invece chiesto la pena capitale poiché l’ufficiale aveva abbandonato alla loro sorte i passeggeri, per mettersi in salvo, contravvenendo alle regole basilari della marineria. In appello la corte di Gwangju ha riconosciuto anche l’accusa di omicidio, aggravando quindi la pena.
Altri 14 membri dell’equipaggio sono stati condannati in secondo grado a pene che vanno da 18 mesi a 12 anni. Per loro, invece, le sentenze emesse in primo grado erano state più dure, da 5 a 30 anni. I condannati hanno ora una settimana per richiedere un ulteriore appello.
Pochi giorni fa, a Seul, ad un anno esatto si è svolta una cerimonia commemorativa per la tragedia che colpì centinaia di famiglie coreane con la morte degli studenti delle scuole superiori che si trovavano a bordo dell’imbarcazione naufragata nelle acque della costa sudoccidentale del paese. La presidente sudcoreana Park Geun-Hye ha assicurato che il relitto della nave sarà recuperato il prima possibile. Dal novembre scorso sono state interrotte le ricerche per le cattive condizioni meteorologiche. Le operazioni di recupero del relitto costeranno dai 91 ai 182 milioni di dollari e dovrebbero essere completate in un anno e mezzo.
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