Dopo trent’anni di scontri decine di migliaia di morti e risorse che potevano essere utilizzate per migliorare le condizioni di vita di due tra i Paesi più poveri del pianeta i leader di Ethiopia ed Eritrea, Abiy Ahmed e Isaias Afwerki, hanno firmato, in queste ore, una dichiarazione che pone fine allo “stato di guerra” tra i due Paesi: lo “stato di guerra tra i due Paesi é giunto al termine”, recita il documento, reso noto il ministro dell’Informazione eritreo in un tweet. La notizia ripresa dalla Bbc online ha fatto subito il giro del mondo. Finisce cosi grazie alla mediazione dell’Onu una guerra condotta per un lungo periodo praticamente in sordina e senza troppo risalto. Una guerra dimenticata che per fortuna ora finisce nel cassetto delle tante tragedie che hanno funestato l’africa a partire dalla decolonizzazione seguita alla fine del secondo conflitto mondiale
La firma del documento segue lo storico incontro tra il presidente dell’Eritrea Afwerki e il premier riformista etiope avvenuto ad Asmara. Dunque nel cono d’Africa si volta pagina per un nuovo futuro fatto di collaborazione tra le due ex colonie dell’impero Italiano scomparso dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale. La pace apre ora un nuovo scenario di collaborazione oltre che con l’Italia, che ha continuato a mantenere rapporti con entrambi gli ex belligeranti, anche con la Ue soprattutto in materia di immigrazione e scambi economici.
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