La considerano “una preziosa opportunità per il sistema Paese”: il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla cerimonia per la giornata “Giornata qualità Italia” che si è svolta questa mattina al Quirinale.
Per il premier Matteo Renzi:
“Sembrava impossibile ma abbiamo vinto la scommessa”. “Un anno fa, quando abbiamo ereditato ritardi e scandali, sembrava impossibile – precisa il Presidente del Consiglio -. Oggi con grande soddisfazione possiamo dire che la scommessa Expo è vinta, i padiglioni sono bellissimi”. “Accogliere 20 milioni di visitatori sarà la sfida del 2015 del nostro paese. Possiamo vincerla tutti insieme, nessuno si senta escluso”.
Ma tweet esultanti e parole compiacenti a parte, per l’Expo di Milano che si inaugura tra quattro giorni non sono tutte rose e fiori.
Fino a oggi nel cantiere di Expo (comprendendo anche il Villaggio e Pontexpo) gli incidenti sul lavoro sono stati 111, nessuno dei quali sarebbe particolarmente grave. Lo rendono noto Cgil, Cisl e Uil di Milano basandosi su dati dell’Asl locale. Anche se aggiungono che “si tratta di un dato positivo considerando che gli incidenti erano 93 fino al 25 febbraio, data alla quale è iniziata l’accelerazione dei lavori per il completamento del sito espositivo”.
Il Corriere della Sera online titola “Il varco abusivo dell’Expo”, riferendo appunto l’esistenza di un’entrata abusiva per accedere all’Expo.
Brutta notizia che la società Expo 2015 spa ha subito smentito con una nota ufficiale: “Il varco in questione è una postazione temporanea ed è presidiato 24 ore su 24”. “Come mostra il video pubblicato su Corriere.it, il giornalista si è fermato sull’ingresso. Se fosse entrato – si legge nella nota – sarebbe stato bloccato dalla vigilanza, come peraltro successo nello stesso luogo ad altri giornalisti nei giorni scorsi”.
Per queste critiche si dice “amareggiato” l’a.d. e commissario unico di Expo, Giuseppe Sala:
“Sono quanto piu’ amareggiato, al di la’ dei contenuti che cercheremo di capire, a parte che ho fatto fare una verifica rapida e mi risulta che il cancello ci sia, ma poi chi entra trovi delle guardie, quindi questo e’ un po’ da verificare”. “Dopodiche’ – prosegue Sala, intervistato da ‘Rtl 102.5′ – tra giornali e, in questo caso Expo, o chi e’ interessato da verifiche, c’e’ una regola non scritta ma a cui ci si attiene di fronte a cose che sono ritenute gravi: si chiama prima e si sente la versione dell’altra parte. Io, e’ meglio che la gente sappia, ho ricevuto una telefonata ieri sera alle 23, quindi con il chiaro intento di non sentire la nostra opinione, e quindi che ognuno faccia la sua parte. Che pensassero un po’ ai 9000 lavoratori che stanno lavorando sotto l’acqua per cercare di finire questa opera”. “Per cui sono assolutamente irritato, dopodiche’ – ha concluso – se sara’ cosi’ ne risponderemo, ovviamente perche’ siamo a rispondere alla collettivita’, pero’ ogni tanto si perde veramente un po’ il senso della misura”.
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