Non si sono ancora spente le eco sulle ultimissime imprese in vasca a Shanghai di Federica Pellegrini che l’atleta di Spinea continua a far notizia.
Tralasciando i “ruomors” sempre più consistenti circa un suo possibile flirt con il collega (nonché capitano della squadra maschile), Filippo Magnini, che non poche turbative sta creando all’interno della spedizione azzurra e non solo ( ricordiamo che Magnini divideva, fino a questi Mondiali, la stanza con Luca Marin, ormai ufficialmente ex fidanzato della Pellegrini, come da lei stessa annunciato nel suo blog, e che “re Magno” è attualmente fidanzato…), la Fede nazionale ha annunciato ( ma la decisione era nell’aria) che non nuoterà gli 800 sl. Gara da lei mai troppo amata ma che, suo allenatore, Lucas, in testa, molti vedrebbero come sua nuova frontiera per allargare ulteriormente il suo dominio sul nuoto mondiale. << Gli 800 li farò per una mia scelta e non per consigli altrui >>, ha dichiarato la Pellegrini. I suoi Mondiali, dunque, terminano qui. Con due splendide medaglie d’oro e una mancata qualificazione alla finale della staffetta 4×200. E proprio qui s’innesta un discorso che guarda al futuro della vita professionale della bella regina delle vasche. L’idea, infatti, di essere la “chioccia” ( termine che fa un po’ sorridere, visto che stiamo parlando di un’atleta che deve ancora compiere i 23 anni, ndr) di un nuovo gruppo di nuotatrici e di poterle guidare a traguardi prestigiosi anche nelle staffette si sta facendo sempre più largo nella mente di Federica. E ciò non fa che corroborare la scelta che sembra, ormai, definitiva della Pellegrini di tornare in Italia per allenarsi a Verona, presso il centro federale voluto dal suo ex allenatore, Alberto Castagnetti, e dove verrà inaugurata, a breve, la nuova piscina scoperta. Sarebbe la sede ideale per poter effettuare collegiali e raduni con le più giovani colleghe per migliorare l’intesa. Addio Parigi, dunque. Addio anche a Lucas? Non è detto. Già, perché il rapporto professionale con il suo attuale coach potrebbe proseguire, ma su nuove basi. Potrebbe essere il tecnico francese ad intensificare i suoi spostamenti verso l’Italia, così come si potrebbe addivenire ad una sorta di gestione dell’atleta a distanza, con Lucas presente solo in occasione delle grandi competizioni internazionali. In ogni caso, si tratterebbe di un rapporto che, se non proprio part-time, vedrebbe il ruolo dell’attuale allenatore molto più marginalizzato. Il preludio ad una rottura, in perfetta sintonia con le nuove scelte di vita privata dell’atleta? << Il rapporto con Federica? Ne parleremo più avanti >> , le laconiche dichiarazioni di Lucas, interpellato sull’argomento. Archiviata, dunque, l’esperienza iridata di Shanghai, il futuro immediato della Pellegrini, a livello di competizioni ufficiali, prevede i Campionati italiani, ad Ostia, anche se << magari solo nelle staffette >>, ci tiene a precisare Fede. Dopodichè, tutti i suoi pensieri verranno concentrati in un’unica direzione: Londra. Per inseguire un altro bis, stavolta olimpico. E proprio in vista di questo traguardo che potrebbe consegnarla, in toni ancor più convinti, alla leggenda dello sport azzurro ( perché, e sia ben chiaro, il nome di Federica Pellegrini è già impresso a caratteri di fuoco nella storia di questa antichissima disciplina), diventa ancor più importante la scelta della sede d’allenamento, da battezzare come base logistica per poter lanciare al meglio la sfida olimpica. Un guanto di sfida rivolto, in primis, alle avversarie. Presenti, future e anche del passato. La velocissima olandese Femke Heemskerk, già in grado di sopravanzare la Pellegrini nella loro batteria di semifinale e dominatrice della finale sino a metà gara, sarà molto più matura tatticamente a Londra. Melissa Franklin, forse la più fulgida novità della rassegna iridata in corso in Cina, e già guadagnatasi l’appellativo di “Missy the missile”, ha fatto registrare, nella sua prima frazione della finale di staffetta 4×200 stravinta dagli USA, un crono migliore di quello di Federica ( 1’55’’06 contro l’1’55’’58 che è valso l’oro all’azzurra). E si sta parlando di un’atleta di appena 16 anni! Per non parlare del ritorno alle competizioni di un’antica nemesi di Federica: la francese Laure Manaudou, competitiva sia sui 200 sl che, soprattutto, sui 400 sl. Già, antica. Perché, con il tempo, la Pellegrini le ha strappato vittorie, primati mondiali e il fidanzato dell’epoca, il siciliano Luca Marin. A Londra, la bella francese potrebbe avere più di un sassolino da togliersi dalla “pinna”.
Daniele Puppo
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