Rolando Del Torchio, l’ex sacerdote italiano rapito l’anno scorso nelle Filippine, è libero. Le autorità di Manila affermano di averlo individuato nell’isola di Sulu e di averlo preso in custodia. Ora si trova in un centro traumi dell’esercito a causa delle sue “precarie condizioni di salute”.
Il ministero degli Esteri italiano ha confermato la notizia della liberazione e ringrazia le autorità filippine per l’“eccellente collaborazione e l’impegno” dimostrato nel rilascio dell’uomo.
Del Torchio, che ha 56 anni, era stato sequestrato lo scorso ottobre nel suo ristorante Ur Choice Cafe a Dipolog City, una città dell’isola di Mindanao dove aveva continuato a vivere anche dopo aver smesso l’abito talare nel 2001. Era arrivato sull’isola negli anni ’90, dopo la laurea in Agraria, per lavorare accanto ai contadini e ai pescatori locali, poverissimi, malgrado il territorio sia ricco di risorse naturali.
Il suo sequestro non è mai stato rivendicato, ma i sospetti degli inquirenti sono puntati sul gruppo Abu Sayyaf, un’organizzazione separatista musulmana – con base proprio sull’isola di Sulu, dov’è stato ritrovato Del Torchio – che si finanzia con il rapimento di stranieri a scopo di estorsione.
L’ambasciata d’Italia a Manila e l’Unità di crisi della Farnesina, che sono rimaste attive per tutto il periodo in cui l’ex sacerdote è rimasto nelle mani dei suoi sequestratori, sono in contatto con i suoi familiari e forniranno tutta l’assistenza necessaria per il suo ritorno in Italia.
F.M.R.
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