Un ordigno è scoppiato alle 5:30 di questa mattina davanti alla sede di una libreria vicina a Casa Pound, a Firenze. L’artificiere della Polizia chiamato a disinnescarlo ha perso l’uso di un occhio e la mano sinistra. Tra le piste più accreditate quella del terrorismo politico, in particolare di tipo anarchico.
Tutto è successo questa mattina, prima dell’alba. Una pattuglia ha notato un pacco sospetto davanti alla libreria Bargello in Via Leonardo da Vinci. Vicina a Casapound, la nota organizzazione di estrema destra, l’esercizio commerciale era già inserito nella lista degli obiettivi sensibili. La strada è stata subito bloccata e chiusa al traffico e sono stati contattati immediatamente agenti della Digos per controllare l’involucro. Ma proprio mentre l’artificiere incaricato si è avvicinato, l’ordigno, collegato con un timer attraverso fili elettrici è esploso, ferendo gravemente il poliziotto, 39 anni, sposato con due figlie, residente a Lucca, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Careggi.
Si tratta del terzo attentato messo a segno nell’ultimo anno contro il Bargello – sottolinea Gianluca Iannone di Casapound – Un attentato con una chiara matrice politica, come hanno sottolineato gli investigatori, che dovrebbe farci riflettere su da che parte stanno la ragione e la giustizia, la voglia di fare politica a viso aperto e di mettersi in gioco in modo franco e trasparente e da che parte c’è invece l’ottusità e la cecità di chi non riuscendo più a esprimere idee è costretto a ricorrere ad aggressioni, assalti alle sedi e pacchi bomba”.
Secondo i primi rilevamenti della Scientifica, la bomba, di lavorazione artigianale era dunque programmata per esplodere proprio a quell’ora e al suo interno aveva dei residui metallici.
Immediata la reazione da parte del sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Condanno duramente quanto avvenuto stamattina a Firenze: si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All’agente ferito va la solidarietà mia e dell’intera città. I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere”.
Soprattutto, non bisogna dimenticare che lo scoppio della bomba, poteva avere anche conseguenze molto più gravi, ferendo molte altre persone. “Fatti così devono ricevere ogni condanna personale e sociale – ha affermato Il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida- Grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine sono state evitate diverse e più gravi conseguenze, ma un artificiere della Polizia di Stato ha messo a repentaglio la propria incolumità per la tutela collettiva. La mia massima solidarietà e la mia più alta riconoscenza vanno al poliziotto”.
Vicinanza per l’artificiere anche dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, sentito al telefono anche dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi: “Ancora una volta – ha sottolineato Gabrielli – un rappresentante della Polizia di Stato paga un alto prezzo, rischiando anche la vita, per garantire la sicurezza dei cittadini e ciò a dimostrazione della straordinaria efficienza del sistema di controllo del territorio posto in essere”.
Al fine di intensificare l’attività d’indagine, sono stati richiamati in servizio agenti della Digos e sarebbero già in corso delle perquisizioni nell’ambiente dell’area anarchica a Firenze.
P.M.
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