Al grido di “Buffone, vattene”, il sindaco di Roma Ignazio Marino è stato contestato dalla folla che partecipava alle esequie di Corazon Abordo Perez, svoltesi stamani nella parrocchia di Santa Maria della Presentazione, a Boccea. Momenti di tensione hanno caratterizzato l’arrivo del primo cittadino che è stato subito circondato dalla polizia per evitare che la situazione degenerasse. “Vergogna!”, “Già scarcerato” gli hanno gridato contro alcuni parrocchiani, riferendosi alla liberazione di uno dei due ragazzi responsabili dell’incidente mortale. “Ora entro a pregare” ha risposto invece il sindaco alla stampa che gli chiedeva un commento sulla giornata. Due cartelli con scritto “Ciao Mamma”, “Ciao Cory”. Con due cartelloni pieni di rose e palloncini bianchi le mamme del quartiere hanno atteso l’arrivo del feretro di Corazon. “Sono rimasta sconvolta quando ho appreso questa notizia – ha detto una mamma del comitato – a tutti noi poteva capitare una cosa così è per questo siamo qui a darle un saluto”. Il saluto della comunità filippina ha aperto la celebrazione dei funerali di Cory Abordo. “Noi filippini, romani, autorità civili come il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’ambasciatore delle Filippine – ha letto una giovane rappresentante della comunità – siamo riuniti in solidarietà e preghiera per la nostra sorella Corazon e per far sentire vicinanza a famiglia, ai suoi figli che hanno perso la mamma, alla sorella che ha perso una sorella, a noi che abbiamo perso una sorella, per far loro sentire che non sono soli, che non saranno soli”.
Resta alta la tensione comunque nella Capitale dove anche stanotte polizia e carabinieri hanno effettuato 17 perquisizioni domiciliari legale agli sviluppi della seconda fase dell’inchiesta Mafia Capitale, per la quale il 67 per cento dei romani ritiene che il sindaco Marino debba andare via. L’inchiesta, da parte sua, sta dimostrando untale coinvolgimento di interessi e di violazioni della legge che ha spinto il responsabile nazionale per la sicurezza e la corruzione, Raffaele Catone, a parlare di “responsabilità diffuse” rispetto al fenomeno, che non risparmierebbero nessuno, magistratura compresa.
“Un livello di infiltrazione nel mondo della politica veramente incredibile – ha detto il presidente dell’Authority – . Sono stati coinvolti in questa seconda tranche 5 consiglieri comunali. L’immagine di una amministrazione veramente ostaggio del mondo corruttivo purtroppo è un’immagine non del tutto sbagliata”. Uno scandalo che, come dicevamo, ha fatto scoppiare l’ennesima bufera sul sindaco Marino, e moltiplicare le voci di coloro che chiedono il commissariamento del Comune.
“E’ in corso un’attività ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose – ha detto il numero uno dell’Anac rispondendo sul punto durante un seminario all’Università di Pisa all’Edicola dei saperi, che un anno fa è stata riaperta dopo essere stata confiscata alla mafia – spetterà al prefetto di Roma capire qual è la situazione. Bisogna vedere dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato ai fatti corruttivi in sé, deve dimostrare l’esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini hanno riguardato l’attuale, quantomeno, consiliatura, non l’amministrazione”.
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