Furti in aumento causa crisi

Diminuisce l'attività economica del 10%, aumentano i furti del 6%. Lo rileva lo studio della Banca d' Italia ' L' impatto della crisi economica sulle attivita' criminali'.La crisi continua a far scendere i consumi, anche quelli dei generi di prima necessità. In compenso ha fatto aumentare i furti. La notizia è fondata, basta dare un'occhiata ai titoli in cronaca oppure seguire il resoconto di un qualsiasi tg. Solo oggi, a Salerno, sono cinque le persone arrestate per avere svaligiato case e rubato rame. Nel centro di Roma, invece, sono stati operati ben 17 fermi nell'ambito di regolari controlli antiborseggio.
La crisi continua a far scendere i consumi, anche quelli dei generi di prima necessità. In compenso ha fatto aumentare i furti.
La notizia è fondata,  basta dare un’occhiata ai titoli in cronaca oppure seguire il resoconto di un qualsiasi tg.  Solo oggi, a Salerno,  sono cinque le persone arrestate per avere svaligiato case e rubato rame. Nel centro di Roma, invece, sono stati operati ben 17 fermi nell’ambito di regolari controlli antiborseggio.
La  conferma che gli atti di prevaricazione che prevedono  l’appropriazione indebita di un bene altrui sono in aumento, arriva anche da uno studio pubblicato sul sito della Banca d’ Italia,  intitolato: ‘ L’ impatto della crisi economica sulle attivita’ criminali’.
“Vi e’ una diffusa preoccupazione circa la possibilita’ che la crisi economica stia determinando una crescita delle attivita’ criminali nel nostro Paese”, spiega lo studio evidenziando che “i risultati mostrano che la crisi economica ha effettivamente avuto un impatto significativo su alcune tipologie specifiche di attivita’ criminose, quali i reati che non richiedono particolari abilita’ criminali, come i furti.
Le stime indicano che una riduzione dell’ attivita’ economica del 10% a livello locale causerebbe un aumento dei furti pari a circa il 6%”.
L’ impatto della crisi “su altre categorie di reati per cui appaiono necessarie maggiori competenze criminali, come ad esempio le rapine, e’ invece negativo”. Non vi sarebbe, inoltre, afferma lo studio alcun legame tra l’ andamento dell’ attivita’ economica e la diffusione di alcuni reati di tipo non strettamente economico, quali gli omicidi, i crimini violenti e i crimini di natura sessuale.
Il legame tra crisi e criminalita’ e’ meno evidente nelle quattro regioni maggiormente caratterizzate da una presenza piu’ radicata della criminalita’ organizzata (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia). Tale risultato, spiega la banca
d’ Italia, “potrebbe indicare che, in queste zone, la criminalita’ organizzata detenga il ‘ monopolio’ dell’ attivita’ illegale, per cui risulterebbe difficoltoso per un individuo improvvisare un’ attivita’ criminosa a seguito delle
sopravvenute difficolta’ economiche, rispetto ad altre parti del Paese dove il controllo del territorio e’ meno capillare”.
La crisi ha fatto aumentare anche i furti nei supermercati che in Italia hanno superato il valore di 3 miliardi di euro all’ anno. Non c’è molto da stupirsi,purtroppo, se le difficoltà economiche in cui versano milioni di cittadini spinge a rubare per soddisfare i piu’ elementari bisogni e le piu’ tradizionali abitudini. E’ quanto osserva Coldiretti commentando lo studio di Bankitalia dal quale emerge come una riduzione del 10% dell’ attivita’ economica a livello locale produce un aumento del 6% dei furti.

Secondo una analisi di Coldiretti sui dati ” Barometro dei furti nella vendita al dettaglio” del Centre for Retail Research, nel 2011 in Italia ci sono stati furti per una media di oltre 150 euro per famiglia all’ anno, pari all’ 1,39% del totale delle vendite al dettaglio nei supermercati.
Nella lista dei prodotti che scompaiono piu’ facilmente dagli scaffali dei supermercati ci sono – riferisce Coldiretti – i prodotti per la barba, accessori per l’ abbigliamento, formaggi, giacche e cappotti, carne e profumi. Si tratta di merce piu’ facile da nascondere in borse, borsette o nelle tasche, ma che puo’ anche essere comodamente indossata sperando di farla franca.
In Italia sono presi particolarmente di mira le specialita’ alimentari come il Parmigiano reggiano e il Grana padano che attirano i ” topi” di supermercato, ma anche i salumi di qualita’ ed i vini o i liquori.  Sono, peraltro, i formati gia’ porzionati o confezioni di dimensioni ridotte – continua Coldiretti – quelli piu’ apprezzati, mentre crescono anche ifurti dei preaffettati e dei pregrattugiati.
Aumentano pero’ anche i furti di prodotti agricoli nelle campagne, dalle insalate alla frutta, ma anche animali come pecore e galline sono presi di mira. Un segno dei tempi con la crisi che, oltre a cambiare le priorita’ di spesa degli italiani, modifica anche gli obiettivi dei furti in un Paese come l’ Italia dove – rileva la Coldiretti – la spesa per l’ alimentazione raggiunge quasi
il 19% del totale.

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