Si sblocca la nomina dell’amministratore straordinario per la ricostruzione del ponte di Genova. A seguito di una telefonanta tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Palazzo Chigi oggi ha comunicato, come peraltro previsto dal ‘Decreto Genova’, di procedere alla nomina del sindaco Marco Bucci quale commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi. “Trovo bello il fatto di un sindaco che si prende questa responsabilità”, ha commentato subito il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.
La notizia è stata ben accolta dalla Regione Liguria. Per lunedì 8 ottobre, gli abitanti della Valpolcevera hanno organizzato la prima manifestazione di piazza dopo il 14 agosto, il giorno in cui crollò il ponte provocando 43 vittime e l’allontanamento di centinaia di cittadini che abitavano nell’area. Alla manifestazione, dopo non poche polemiche e mobilitazioni spontanee parteciperanno anche i residenti e i commercianti del quartiere Certosa, l’agglomerato più vicino alla cosiddetta zona rossa. La preoccupazione dei cittadini vuole richiamare l’attenzione sul rione che ” si sta spegnendo”. L’evento, secondo quanto denunciato dal comitato organzzatore, porterà in campo le richieste dei genovesi, come la riapertura delle strade di sponda, al fine di “difendere i posti di lavoro” e “tutelare il diritto alla salute”.
Intanto per gli sfollati la società Autostrade, contrariamente agli impegni presi con il governo, ha congelato la seconda tranche di indennizzi, dopo l’esclusione della società dalla ricostruzione del viadotto. A palazzo di giustizia intanto proseguono le indagini dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno che hanno già sentito, come persone informate sui fatti, Lucio Ferretti Torricelli, responsabile dell’Unità strutture di Spea, e Roberto Acerbis, responsabile Monitoraggio opere e analisi dati, sempre di Spea società controllata da Autostrade. I magistrati vogliono saperne di più sul progetto di retrofitting, ovvero i lavori che si sarebbero dovuti fare per rinforzare i piloni di cemento armato numero 9 e 10, e sulle modalità con cui è stato elaborato il documento sottoscritto da tecnici su cui gli inquirenti intendono conoscere tutto. La Guardia di finanza di Genova ha diffuso un nuovo impressionante video del crollo del ponte Morandi, mentre nell’hangar dove sono custoditi i reperti sono proseguiti i rilievi dei periti delle parti, nell’ambito dell’incidente probatorio che si concluderà tra due mesi.
A questo punto delle indagini appare chiaro che la posizione della società Autostrade si fa sempre più in salita. Le prime indagini infatti confermano la catena di responsabilità nel crollo del ponte, responsabilità che vede coinvolti fino al collo dirigenti e tecnici del gruppo autostradale.
G.C.
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