Grillo è più calmo del solito. E forte di questo stato d’animo (l’irruenza in verità lo ha sempre un po’ messo nell’angolo) adesso sceglie la strada del confronto e del dialogo con Pd e maggioranza. Due i punti chiave sui quali vede spiragli d’intesa: il reddito di cittadinanza e la riforma della Rai.
Finita la stagione dei calci negli stinchi e del dialogo tra sordi? Il Pd, dopo la tragicomica esperienza della segreteria Bersani, quasi incredulo (vista anche la fine prematura del “Patto del Nazareno”) , plaude e si dice “pronto al confronto”. L’apertura improvvisa del Movimento 5 stelle, oltre che il partito di Renzi, scatena anche Sel che nella iniziativa politica di Grillo vede sviluppi di rilievo per maggioranza e governo e chiede di mettere subito in campo “iniziative sulle due questioni” perchè a giudizio di Vendola, in Parlamento, potrebbe “nascere” una nuovo asset politico.
L’apertura del comico genovese ai “nemici” del Pd non piace però a Forza Italia, che, sempre molto attenta alle problematiche dell’informazione via etere, polemizza sospettando ‘accordi occulti’ sulla tv di Stato.
L’apertura di Grillo – “Siamo pronti al dialogo con tutti, anche con il Pd, sul reddito di cittadinanza e la riforma della Rai”. Intervistato in prima pagina dal Corriere, Beppe Grillo apre dunque al confronto su due temi chiave per il M5s. Perché “la povertà va affrontata come una malattia, non come un reato”. Grillo ritiene “assolutamente” possibile aprire un dialogo con il presidente della Repubblica Mattarella, che descrive come “un garante della Costituzione molto preparato”.
“Il reddito di cittadinanza è vedere il mondo del lavoro in un altro modo, è un diritto civile”, spiega: “È destinato a chi perde il lavoro, a chi non lo raggiunge. Sono 780 euro al mese, ma varia a seconda del numero dei componenti familiari” e “chi ne usufruisce segue un percorso con lo Stato. Gli si offrono due-tre lavori, se non li accetta, perde il reddito”.
Come trovare le risorse per una scelta così onerosa? Le coperture – a giudizio del leader del movimento – si potrebbero trovare riducendo le spese per gli armamenti, dal gioco d’azzardo e da una patrimoniale per i più ricchi: ci sono “persone che hanno 2-3 milioni di euro di reddito. Se gli prendi lo 0,5-l’1% a questo scopo non credo che li troverebbe contrari. Discuteremo anche con la Cei…”. “Per noi – aggiunge Grillo – il principio è che nessuno deve rimanere indietro, se no vanno su le destre, i fascisti…”.
Speranza, pronti a confronto – “Grillo cambia rotta? Se l’intervista di oggi è una vera inversione di linea e le parole del leader cinque stelle non sono mera propaganda, credo che il Pd debba essere pronto a confrontarsi nel merito delle questioni. Senza pregiudizi”. Così il capogruppo Dem alla Camera Roberto Speranza, interpellato in Transatlantico a Montecitorio.
Civati, Grillo ha cambiato posizione, sono soddisfatto – “Se Grillo fosse sempre stato così sarebbe stata un’altra storia. Io sono molto soddisfatto di questa sua intervista. Finalmente ci si concentra su argomenti comprensibili senza tirarli in testa a nessuno”. Così Giuseppe Civati ha commentato l’intervento leader del Movimento 5 Stelle, durante la presentazione della proposta di legge ‘Riforma del servizio pubblico radiotelevisivo. La Rai bene comune’. “ Ha anche cambiato un po’ posizione, il reddito di cittadinanza è il reddito minimo e su questo, possiamo dire di essere d’accordo, come anche sull’incalzare l’esecutivo e sul modo in cui Grillo si predispone al dialogo con noi. Se queste sono le condizioni è una buona giornata per la politica italiana”.