I marmi di Rodin in mostra a Roma alle Terme di Diocleziano

Dal marmo la vita. Dopo Milano arriva a Roma la mostra su Auguste Rodin, uno degli artisti più rivoluzionari della tradizione plastica moderna.

Fino al 25 maggio 2014 alle Terme di Diocleziano di Roma la mostra Rodin. Il marmo, la vita.

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Approdata a Roma dopo il grande successo ottenuto al Palazzo Reale di Milano, la rassegna curata da Aline Magnien, Conservatore capo del patrimonio del Musée Rodin di Parigi, in sinergia con Flavio Arensi, presenta un vasto corpus di 62 sculture, confermandosi come la più esauriente finora dedicata ai marmi dell’artista francese. Le opere, provenienti dal Musée Rodin di Parigi, sono disposte nelle grandi aule seguendo un rigoroso ordine cronologico, da Il bacio del 1882, che ispirato al tema di Paolo e Francesca tanto scandalo provocò nella Parigi dell’ultimo scorcio dell’Ottocento, ad Arianna, risalente al 1905.

Le figure di Auguste Rodin conservano intatta tutta la loro inesausta vitalità, eternate nell’anelito che dall’informe blocco di pietra le mutò in rappresentazione plastica vibrante e significativa. Ricordava lo scrittore Camille Mauclair:

Ho detto un giorno a Rodin: “Si direbbe che voi sappiate che nel blocco c’è una figura, e che vi limitiate a rompere tutto intorno l’involucro che la nasconde”. Mi ha risposto che “era esattamente questa la sua impressione mentre lavorava”».

Evidente risulta, nei lavori dello scultore francese, l’influenza della lezione di Michelangelo (di cui il 18 febbraio ricorrono i 450 anni dalla morte), principalmente per quanto concerne l’estetica dell’incompiuto, del non finito, che nella produzione di Rodin si traduce nella tendenza ad evitare qualunque tentazione mimetica, arrivando a marcare una sostanziale indeterminatezza tra i confini della figura e del basamento che la sostiene.

Rodin. Il marmo, la vita

Dal 18 febbraio al 25 maggio 2014

Terme di Diocleziano – Viale E. De Nicola 79, Roma

Orari: da martedì a domenica 9.30 – 19.30; chiuso il lunedì.

Info: tel. 06.39967700

www.coopculture.it

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