Il Bel Paese piace meno. Questo non lo stabilisce l’affluenza dei turisti, ma l’elenco dei 50 posti “da non perdere”, stilato sul web dagli utenti della ‘bibbia’ delle guide ‘planetarie’, la ‘Lonely Planet’. L’edizione piu’ aggiornata della “Ultimate Travelist” riserva infatti amare sorprese a noi campanilisti, e solleva qualche legittimo dubbio sui gusti dei lettori delle guide made in Australia.
Per trovare ‘qualcosa’ di italiano bisogna scendere fino al settimo posto. Solo qui c’e’ l’icona non piu’ della Citta’ Eterna, il piu’ grande anfiteatro al mondo e patrimonio dell’Unesco dal 1980: stiamo parlando del Colosseo, che Lonely Planet cita da solo, estrapolandolo dal contesto straordinario in fatto di bellezza, storia e cultura, in cui e’ inserito, Roma.
Per i moderni ‘traveller’, i gusti, nell’era di internet e delle app, sono cambiati. Per loro l’impatto estetico di un luogo e’ prioritario. Per questo al primo posto svetta il complesso dei templi di Angkor in Cambogia, seguiti dalla grande barriera corallina australiana; al terzo posto il complesso Inca di Machu Picchu in Peru’. Viene poi la grane muraglia cinese, il mausoleo indiano Taj Mahal. Sesto il Gran Canyon negli Stati Uniti. Solo settimo, appunto, il Colosseo. Alcune scelte, sono ‘molto moderne’, forse troppo: nella lista altri capolavori dell’umanita’, come le Piramidi in Egitto, sono solo 25esime, precedute da meraviglie naturali ma con un impatto storico decisamente ridotto. Ad esempio il lago salato di Uyuni in Bolivia e’ 24esimo. Al 20esimo posto lo sconosciuto, ai piu’, “Museum of Old and New Art di Hobart in Australia”. Tre gradini piu’ su il Fiordiland National Park in Nuova Zelanda. Per tornare in Italia bisogna scendere al 26esimo posto per trovare Venezia. O meglio, come nel caso del Colosseo e Roma, della citta’ adagiata sull’acqua, imitata – male – da cinesi e arabi, e’ citata solo Piazza San Marco dove piu’ che la basilica o il palazzo Dogale o le Procuratie, si cita ammirati la professionalita’ dei camerieri del caffe’ Florian.
A conferma dei gusti moderni/bizzarri dei lettori della ‘Lonely Planet’, il Partenone e l’Acropoli di Atene sono 28esimi con, a seguire, la reggia di Versailles.
La terza, ed ultima, meraviglia italiana – nonostante tutti i problemi strutturali/aministrativi/sindacali – e’ Pompei, ma solo 41esima.
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