Il Commissario Montalbano: successo oltre aspettativa

Ascolti da record per la prima puntata di Montalbano “Un caso delicato”: quasi undici milioni di spettatori. Il battage pubblicitario ha sicuramente influito, ma ha giocato il suo ruolo anche l’attesa di un pubblico molto vasto, stanco della qualità modesta di tante fiction italiane.

Dove eravamo rimasti? Alla morte di François e al lutto difficile da elaborare per Livia. Salvo sta trascorrendo un periodo di ferie in Liguria quando viene richiamato da Fazio. Hanno ucciso una prostituta che, sebbene settantenne, svolgeva ancora la sua attività, Maria Castellino. L’hanno strangolata con una cintura da uomo. Montalbano deve tornare perché Mimì Augello si è “amminchiato” su una ipotesi di sesso estremo che non lo porterà da nessuna parte. Inoltre si è preso una delle sue solite sbandate per un’avvenente testimone.

Giunto a Vigata, il commissario comprende che la storia è molto più complessa. Non riesce a capacitarsi come il marito della vittima, Serafino, abbia da sempre accettato la professione della moglie senza remore di alcun tipo. Un uomo dignitoso, non un ruffiano sfruttatore , che per giunta ha sempre lavorato. Ma anche se stenta a crederlo, Serafino è innocente.

Zingaretti ha parlato di archetipi per spiegare il successo di Montalbano. Un’osservazione pertinente, questo primo episodio, in particolare, è una vera tragedia greca ambientata nella Sicilia contemporanea. Abbiamo l’eroe dionisiaco che spezza l’ordine preesistente del Cosmos, Maria. Abbiamo la catarsi, come recita la poetica di Aristotele, “ la katàrsin delle emozioni”. Non possiamo non ammettere che il pubblico, a volte si prende delle sonore rivincite nei confronti di chi lo considera il primo responsabile della televisione trash. C’è una cultura profonda nelle storie di Camilleri e l’italiano medio l’ha apprezzata.

L’episodio, inoltre, ha una struttura morale fortissima. La prostituta, ben voluta da tutti, sfidando le leggi della società, ha creato un caos a cascata che solo l’indagine acuta, psicologica, razionale del commissario ha potuto fermare. E, a dirla tutta, l’attempata prostituta proprio ben voluta da tutti non era.

Sembra che si parli di una società arcaica con leggi primordiali, invece non è così tanto più che nella storia appare anche una realtà tanto discussa oggi, quella dell’utero in affitto. Maria, in cambio di denaro, ha prestato il suo ventre materno a una coppia benestante sterile, ma di quel figlio, Marco, che poi diventa assassino, non si è mai dimenticata.

Eppure qualche magagna l’abbiamo trovata in questo primo episodio della decima stagione della serie. Intanto i due casi, quello della prostituta e del presunto pedofilo, pur accumunati dal tema della vergogna sociale, non confluiscono perfettamente l’uno nell’altro. Creano un effetto straniante. Poi, il secondo omicidio, quello commesso dal giovane pediatra nei confronti dell’infermiere che voleva ricattarlo, non è drammaturgicamente motivato. Inoltre Montalbano ci appare cambiato, non ci è apparso coinvolto come un cacciatore solitario nel caso. Eravamo abituati a vederlo preso come da un sacro furore. Il Commissario è invecchiato, inutile dirlo, si è intenerito, è più dipendente da Livia, interpretata quest’anno da Sonia Bergamasco che non ha affatto convinto. Troppo nordica, un po’ svampita, ostenta un sex appeal a volte imbarazzante, non entra con quella passione della Livia tradizionale nel mondo interiore del Commissario. Insomma ha giocato un ruolo marginale, e non ha convinto né la critica né i fan.

Nonostante tutto, undici milioni di spettatori sono un risultato che nessuna fiction raggiunge più. Tutto ciò si spiega solo con la capacità di attrarre un pubblico assolutamente eterogeneo. Che sia il mare, l’arte barocca siciliana, la vita a misura d’uomo, il personaggio affascinante, il racconto archetipico, poco importa, ogni spettatore avrà avuto la sua motivazione per non mancare all’appuntamento con una serie che si è fatta attendere tre anni.

 

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