Il premier Enrico Letta ha deciso di scaricare il presidente dell‘Inps Antonio Mastrapasqua, indagato dai magistrati romani per una storia di ammanchi ed evasione fiscale l’ospedale israelitico di Roma. “Il governo non si sovrappone all’azione dell’autorità giudiziaria” ha detto il premier al termine del Cdm a proposito del caso Mastrapasqua. Al tempo stesso Letta ha rilevato “che non esiste una norma di incompatibilità nella cariche nella PA. Noi interveniamo oggi con un ddl che presentiamo con procedura di urgenza”. Resta la sostanza della volontà da parte del governo di scaricare più che un uomo plurincaricato, un grosso problema in un momento in cui i problemi certo non mancano.
L’ incarico di presidente di un ente pubblico nazionale deve essere fatto in esclusiva non in presenza di altri incarichi”
ha ribadito il presidente del Consiglio. Letta ha quindi spiegato a proposito del caso Inps “ma anche per gli altri enti tipo Istat”, che “ci sono conflitti di interesse che nella sostanza ci sono ma non possono essere rilevati perché non esiste la norma appropriata”. Da qui l’ esigenza per il governo di varare un ddl che impedisca i doppi incarichi nell’ amministrazione degli enti pubblici. Un ddl, ha concluso il premier, perché “in Parlamento c’è un ingorgo di decreti legge e quindi non possiamo assumere atti di urgenza”.
“Mastrapasqua si dimetta”, chiede la Lega attraverso il capogruppo al Senato Massimo Bitonci:
Inconcepibile che un ‘ funzionario’ cumuli 24 incarichi. Per oggi il premier annuncia una legge sul conflitto d’ interessi per casi di questo genere. Vedremo. Certo è che basterebbe un briciolo di buon senso da parte di chi fa le nomine. In realtà Letta, con il suo annuncio, nasconde il timore di rimuoverlo e dire chiaramente che Mastrapasqua se ne deve andare subito non solo perché coinvolto in uno scandalo truffa che è costato ai contribuenti decine di milioni di euro ma anche perché questo sistema clientelare di concentrare decine di incarichi su poche persone deve finire. Letta, già alle prese con i suoi ministri dimissionari o contestati, non ha evidentemente la forza di aprire un altro fronte con chi nel suo partito continua a difendere Mastrapasqua”.
Anche il Pd chiede le dimissioni del presidente dell’Inps.
Mastrapasqua tragga le dovute conseguenze dalle dichiarazioni del Premier. Il suo ruolo di Presidente dell’ Inps è di fatto incompatibile con la molteplicità di incarichi che riveste, non resta quindi che dimettersi”.
È quanto afferma la senatrice Nadia Ginetti, membro della Direzione Pd, che già nei giorni scorsi aveva chiesto, insieme ai colleghi Cantini e Morgoni, un passo indietro di Mastrapasqua.
Letta ha di fatto esplicitato la volontà dell’ esecutivo-sottolinea la parlamentare- c’è un conflitto di interessi evidente che non può più essere tollerato. È una situazione che va avanti da ben prima dell’ inchiesta giudiziaria, ora si proceda ad un rinnovamento della governance”.
Adusbef commenta l’annuncio del governo su un ddl d’urgenza contro i conflitti d’interesse nelle aziende pubbliche sottolineando che
le decisioni assunte oggi dal premier Enrico Letta sul caso Mastrapasqua, l’ attuale numero uno dell’ Inps che conta anche numerosi altri incarichi in altri enti e società ed assieme alla consorte Maria Giovanna Basile, hanno ricoperto negli ultimi anni oltre 70 cariche pubbliche e private, ricalcano il puro stile degli ex democristiani di prendere tempo ed aspettare che ” passi ‘ a nuttata. Intervenire con un ddl su un argomento scabroso come le infinite cariche pubbliche e private del dottor Antonio Mastrapasqua per colmare un buco normativo sulle incompatibilita’ per gli enti pubblici nazionali, mentre il governo ricorre a decreti leggi esautorando il Parlamento su argomenti meno sensibili, significa aspettare le solite calende greche”, prosegue auspicando che Mastrapasqua si dimetta “in un sussulto di dignita’ e sensibilità, almeno dall’ Inps,Equitalia ed Idea Fimit, con effetto immediato”.
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