Esordio col ‘botto’ per Cinquanta sfumature di Grigio. Ieri la prima del film più atteso della stagione, che solo in Italia ha realizzato un incasso di oltre 1,7 milioni, con più di 237.500 gli spettatori. Uno scarto notevole se si pensa che gli altri film che compongono la top-10 degli incassi – Avatar, Titanic, The Avengers, Harry Potter e i doni della Morte, Frozen, Iron Man3, Transformers 3, Il Signore degli Anelli e Skyfall – si assestano tutti tra i 15 e i 69mila euro con poche migliaia di spettatori.
E’ certamente l’effetto curiosità il motore che ha spinto tante persone a non perdersi l’uscita del film tratto dal primo romanzo della trilogia di E.J. James che è stata tradotta in 51 lingue. Immaginiamo che, come per il romanzo, anche per la pellicola interpretata da due giovani attori ancora poco noti: la statunitense Dakota Johnson e l’irlandese Jamie Dornan, una parte del pubblico sia andata per gustare qualche scena più hot delle altre. Anticipato da un’intensa campagna pubblicitaria – anche Rai Uno, in fascia protetta (prima serata), durante la seconda serata del Festival di Sanremo, ovvero il giorno prima dell’uscita nelle sale cinematografiche, ha mandato un breve spot – il film, come confermato anche dalle prime notizie circolate in Rete, è invece molto piu’ ‘sfumato’ rispetto al romanzo, che ha venduto oltre 100 milioni di copie, e-book compresi, caratterizzato da esplicite descrizioni di pratiche sessuali. Più vicino a ‘9 settimane e 1/2’, insomma, che a ‘L’impero dei sensi’ o ‘Ultimo tango a Parigi’. I risultati della prima serata di proiezione in contemporanea – la Universal ha annunciato nei giorni scorsi di averne prodotto 1000 copie, sull’onda del boom di prenotazioni intorno ai 200 mila biglietti – rimangonocomunque a dir poco strabilianti. Ci aspettiamo ora che il weekend di San Valentino li confermi.
Ieri la premiere a Londra con gli attori in passerella e le fan in delirio. Pur non di meno, critica e pubblico già si dividono mentre i pompieri britannici già temono un aumento di incidente domestici “da emulazione”. In Francia la pellicola è stata vietata solo ai minori di 12 anni, scatenando molte polemiche, mentre a Varazze, in Liguria, una protesta popolare ne ha impedito la proiezione. Un destino prevedibile per un film che è stato un caso prima ancora di arrivare sul grande schermo, così come lo era stato il best seller di E.L. James dal quale è tratto. Non sono invece ancora arrivate notizie dalla Russia, dove la proiezione del film era attesa per il 12 febbraio, ma dove l’organizzazione pubblica interregionale “Unione ortodossa” ne aveva chiesto la sospensione inviando un appello al ministro della Cultura della regione di Krasnodar. Gli ortodossi giustificano la loro richiesta col fatto che nella regione “non esistono cinema speciali per la protezione di tale categoria di film”.
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