E’ una sfida quella avviata da quattro importanti musei europei, simili per genere di collezioni, che nel 2011 fondano il “Réseau del Musèes d’art médiéval” per rendere visibile il tema del viaggio nel medioevo attraverso raffigurazioni iconografiche di viaggi reali e una quantità di oggetti che un tempo accompagnavano il viaggiatore in età medioevale. Nasce così il progetto della mostra “il Medioevo in viaggio” visitabile a Firenze, presso il Museo del Bargello che festeggia i 150 anni dalla fondazione. L’esposizione è frutto della collaborazione dello stesso Museo del Bargello con il Musée de Cluny (Parigi), il Museum Schnutgen (Colonia) e il Museu Episcopal (Vic).
“I viaggi di pellegrini, predicatori, mercanti e, ancora, di poeti e di pittori così come di guerrieri e di avventurieri) sono stati – illustra Alessandra Marino, ex Soprintendente ad interim per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze – il mezzo grazie al quale le culture locali sono diventate culture europee, e il viaggio è appunto il tema di questa mostra, realizzata e progettata dalle istituzioni sopra ricordate: ascoltando i racconti di quelle straordinarie e preziose testimonianze che l’esposizione ci offre, rendiamo così omaggio alle nostre radici, prendendone sempre più consapevolezza”.
La mostra è stata allestita al museo parigino tra ottobre 2014 e il febbraio scorso. Ora è approdata a Firenze “dove – spiega Ilaria Ciseri, Direttore del Museo del Bargello – si presenta con il medesimo percorso espositivo, rimodulato solo da alcune varianti, dettate sia da motivi di spazi, sia dalla necessaria rotazione dei materiali più delicati. Attraverso un itinerario tematico che si sofferma su cinque tipologie di viaggiatori medioevali, la mostra è costituita in parte da fonti figurative, pitture e sculture che illustrano il peregrinare di uomini e donne, in parte da oggetti, alcuni preziosi, altri apparentemente modesti, ma non per questo di minor pregio: tutti rarissimi esemplari afferenti alla ‘cultura materiale’, così importanti per la comprensione di quell’aspetto meno ufficiale della storia, vale a dire, di quelle ‘strutture del quotidiano’”.
La prima sezione riguarda appunto la rappresentazione del mondo attraverso le carte e piante geografiche, realizzate dai viandanti e dai viaggiatori stessi e antichi strumenti di navigazione.
La seconda sezione riguarda la salvezza dell’anima: pellegrini e predicatori. Si tratta della forma del viaggio più nota nel medioevo e, quindi, sono esposti esempi di “corredo” dell’abbigliamento come scarpe, vesti, strumenti e le insegne distintive a seconda delle mete raggiunte che sono soprattutto i grandi santuari d’Europa. Le Reliquie più ingombranti potevano essere acquistate e trasportate in patria in apposite borse o cofanetti: in mostra testimonianze come la tasca in cotone delle Schnutgen Museum di Colonia.
La terza sezione riguarda le crociate, i cavalieri e le spedizioni militari: sono esposte testimonianze dirette del viaggio dei crociati, provenienti dal Museo di Cluny, come ad esempio la croce pettorale dei cavalieri della prima Crociata del 1096 – 1099. I piccoli oggetti devozionali sono presenti anche nelle documentazioni dei viaggi per nave, e sono soprattutto reliquie legate ai luoghi della passione di Cristo. Le ultime sezioni della mostra sono dedicate a viaggi di affari dove sono esposte le tessere mercantili o le lettere di cambio per la circolazione rapida di beni o denaro e i viaggi delle corti con il seguito di dignitari e corredo.
La mostra in via del Proconsolo 4, è aperta tutti i giorni, dalle ore 8.15 alle 17,00 eccetto il 2° e il 4° lunedì del mese fino al 21 giugno. Costo del biglietto e di € 7,00 comprensivo della visita al museo, ridotto € 3.50 per i cittadini dell’Unione Europea tra i 18 e i 25 anni.
Roberto Logli