A sei giorni di distanza dal tragico investimento che mercoledì scorso è costato la viva ad una filippina e il ferimento in modo grave di altre otto persone, sono stati finalmente presi i due rom appartenenti al terzetto che occupava l’auto che quella sera si è lanciata a folle velocità per sfuggire alla polizia. I due sono stati raggiunti dagli agenti della squadra mobile di Roma in aperta campagna alla periferia della città, in un terreno agricolo in zona Massimina. Sono stati quindi portati negli uffici della squadra Mobile in via di San Vitale. Stando alle prime indiscrezioni si tratta di due fratelli, un 17enne e un 19enne. Il primo sarebbe stato alla guida della Lancia Lybra nonchè marito della ragazza 17enne fermata subito dopo l’incidente. La coppia ha un figlio di 10 mesi. Su tutti, compresa la ragazza rinchiusa da giorni nel carcere minorile di Casal del Marmo, pende l’accusa di omicidio volontario.
Intanto questa mattina una ragazza romena di 29 anni è stata aggredita in strada, a Roma, a colpi di spranga da un cittadino straniero senza fissa dimora. Ora si trova ricoverata in ospedale con un trauma cranico non commotivo e 15 giorni di prognosi. L’episodio è accaduto questa mattina intorno alle 5 a La Storta, davanti alla caserma dei carabinieri. La donna si stava recando al lavoro quando l’uomo è sbucato all’improvviso dai cassonetti assalendola con una spranga metallica. Alcuni testimoni che abitano nelle case circostanti hanno sentito le grida della giovane che urlava “aiuto mi vuole uccidere!”. Pochi istanti dopo sono intervenuti i carabinieri della stazione della Storta che hanno arrestato l’aggressore, un ghanese, per lesioni personali aggravate. L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, sarà processato questa mattina per direttissima a piazzale Clodio. L’aggressione ha richiamato in strada questa mattina alcune decine di cittadini, molti dei quali fanno parte del comitato del residenti di San Nicola che da settimane protestano contro l’arrivo di un centro per rifugiati nella zona. Riuniti di fronte alla caserma, i cittadini stanno protestando cantando l’inno d’Italia con cartelli con scritte come “stop all’immigrazione selvaggia”, “dove sono diritti cittadini?”, “Chi difende legalità non è razzista”, “diritti dei cittadini calpestati”.
“Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese“, ha dichiarato il sindaco Marino quando, di ritorno dal suo viaggio a Filadelfia per riscuotere una laurea honoris causa, è andato a trovare i familiari della signora 44enne trascinata per decine di metri come uno straccio dalla vettura che come un proiettile era piombata sulla folla ad una fermata di bus in via Mattia Battistini. Il primo cittadino, purtroppo spesso assente dalla città che dovrebbe essere in cima ai suoi pensieri, non si accorge che episodi gravi e gravissimi Roma ne registra tanti tutti i giorni. Se andiamo a ritroso da domenica a venerdì sera, c’è da registrare l’arrestato di quattro cittadini romeni, tra i 18 ai 45 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, in Italia senza fissa dimora, con l’accusa di rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. In via San Leo, zona Fidene, i quattro rapinatori hanno aggredito a calci e pugni un ragazzo romano di 30 anni e gli hanno rubato il cellulare, fuggendo via.
Verso mezzogiorno di ieri due rom incinte hanno avvicinato un turista russo vicino piazza Barberini e, con la scusa di chiedergli delle monete, gli hanno rubato il portafogli contenente la somma di 16.000 euro in banconote da 500. A nulla è valso il tentativo del turista di evitare di essere derubato. Con una tecnica evidentemente ben collaudata, una lo ha trattenuto per un braccio mentre l’altra ha afferrato il portafoglio contenuto nella tasca dei pantaloni. Le due sono state bloccate e arrestate mentre la vittima è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari per alcune abrasioni riportate nella circostanza.
Sabato, invece, due persone sono state arrestate dopo aver scippato della catenina d’oro a due donne in altrettanti distinti episodi, avvenuti a San Giovanni ed a Centocelle. Uno dei due arrestati è un 17enne rumeno, mentre proseguono le ricerche per individuare il suo complice.
Ancora sabato, nel quartiere Tuscolano, un 39enne romano che aveva appena vinto 320 euro alle slot machine, appena uscito dal bar è stato raggiunto alle spalle da 4 rumeni che lo hanno aggredito e colpito con calci e pugni, per impossessarsi della vincita. Ora è ricoverato in gravi condizioni ma non in pericolo di vita presso il Policlinico Casilino, dove i medici lo hanno soccorso riscontrandogli la frattura delle ossa nasali, della mandibola, ferite multiple su tutto il corpo, trauma cranico e una contusione polmonare.
Venerdì, nel pomeriggio, una violenta lite tra due stranieri a Ostia ha avuto necessità dell’intervento della polizia municipale che ha sequestrato una mazza da baseball usata nella lite. I due uomini sono stati trasportati in ospedale. Un egiziano è stato giudicato guaribile in 25 giorni per la frattura del setto nasale e varie contusioni.
Venerdì sera, invece, alla stazione Termini la peggio l’ha avuta un 30enne, il cui treno era stato soppresso: Il malcapitato accetta un passaggio da un signore distinto che sulla sua auto carica anche due nordafricani. La serata finisce molto male con rapina e violenza sessuale per il giovane che aveva perso il treno per rientrare a casa.
Dunque, caro sindaco, fai bene a ribadire che “chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese”. Ma non sarebbe ora di cominciare a fare un po’ di pulizia, a cominciare ad esempio dai controlli che la polizia municipale non fa: ad esempio, sgombrare le strade dagli ambulanti, allontanare i questuanti dai semafori (l’ultima moda è piazzare sotto il sole la vecchietta col bastone che a stento si regge in piedi), controllare le stazioni metropolitane dove scippi e borseggi sono ormai all’ordine del minuto…… Dobbiamo continuare, o basta questo?
A.B.
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