Il direttore generale dell'Ospedale Israeilitico, Antonio Mastrapasqua
Quanto costa una visita ortopedica per un alluce valgo? All’incirca 250 euro. Per l‘Ospedale Israelitico di Roma, invece, un pò di più: circa 2000 euro. Questa l’entità del rimborso che il Servizio Sanitario Nazionale si vedeva recapitare dall’istituto ospedaliero in questo come in molti altri casi, non solo legati all’ortopedia, ma anche a prestazioni geriatriche ed oncologiche. I raggiri avrebbero comportato, euro più euro meno, circa 15 milioni di spese indebite a carico del SSN. Questo è quanto risulta dalle perquisizioni (comunque non ultimate) dei carabinieri del Nas presso lo stesso ospedale e gli uffici della Regione Lazio e delle Asl RmA e RmD.
L’Ospedale Israelitico di Roma
Sotto la lente d’ingrandimento della giustizia è finito, ancora una volta, il direttore generale dell’Ospedale Israelitico, Antonio Mastrapasqua (sì, proprio lui, il più noto “collezionista di poltrone” d’Italia), indagato per falso, e con lui, per l’ipotesi di concorso in truffa e in falso, due funzionari della Regione Lazio e sette dipendenti della struttura ospedaliera. La maxitruffa è emersa a seguito di un’indagine, avviata all’inizio dell’anno e relativa agli anni 2012-2014. A condurla il pm Corrado Fasanelli sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Francesco Caporale. L’operato dell’Ospedale Israelitico era, però, sotto osservazione già da tempo: una prima inchiesta, relativa al 2009, aveva già portato all’accertamento di notevoli incongruenze tra prestazioni erogate e rimborsi richiesti per una truffa stimata in circa 85 milioni di euro. Anche all’epoca finì sotto indagine Antonio Mastrapasqua (che per questo motivo lasciò la presidenza dell’Inps) e con lui anche il funzionario della Regione Lazio Ferdinando Romano e il direttore sanitario dell’ospedale Giovanni Spinelli. Stavolta, però, oltre a cartelle cliniche falsificate e a richieste di rimborsi gonfiati ci sarebbe anche l’ipotesi di una capillare attività di ‘depistaggio’ nei confronti di ispettori di Asl e Regione.
Di fronte ad un fenomeno, quello degli ‘interventi fantasma’, di portata così ampia da toccare il 94% delle cartelle cliniche la Regione, sotto la guida di Nicola Zingaretti, decise di sospendere il pagamento di 15,5 milioni di euro in fatture all’Ospedale Israelitico e di congelare i due protocolli d’intesa che la vecchia amministrazione a guida Renata Polverini aveva stipulato con l’ospedale nel 2011 e nel 2012.
Sono tuttora in corso indagini parallele da parte della Corte dei Conti per accertare ipotesi di danno erariale, mentre il Codacons ha già annunciato che, in caso di processo, si costituirà parte offesa. “Se saranno confermati gli illeciti contestati dalla Procura, chiederemo un mega risarcimento danni in favore degli utenti della sanità pubblica” ha dichiarato il presidente dell’associazione Carlo Rienzi. “Il settore sanitario, infatti, risulta tra i più colpiti dai tagli di spesa decisi a livello nazionale e regionale, che hanno avuto ripercussioni negative sui servizi resi all’utenza. Per tale motivo una truffa al Ssn, se confermata, configurerebbe un enorme danno economico e morale per i cittadini, perché ha sottratto soldi pubblici destinati alla collettività, e la costituzione di parte offesa del Codacons mirerà proprio a far ottenere agli utenti il giusto risarcimento” – ha concluso Rienzi.
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