I vandali da trasferta colpiscono ancora il centro di Roma. Dopo i disordini di mercoledì notte a Campo de’ Fiori, questa volta a fare le spese delle loro intemperanze sono stati il Pincio e Piazza di Spagna.
I protagonisti degli ultimi scontri sono un gruppo di presunti tifosi del Feyenoord, impegnato nei sedicesimi di finale di Europa League contro la Roma.
I violenti hanno tenuto il centro storico in ostaggio per tutto il pomeriggio, spaventando i passanti e costringendo alcuni negozianti a barricarsi nei loro esercizi. E l’ordinanza che limitava la vendita di bevande alcoliche ha avuto il solo effetto di lasciare campo libero ai venditori abusivi.
Piazza di Spagna, uno dei salotti della città, è stata teatro di una vera e propria battaglia fra un gruppo di vandali, che hanno lanciato fumogeni e altri oggetti, e la polizia, che ha risposto caricandoli. Alla fine dello scontro si sono contati tre agenti e dieci tifosi feriti.
Nemmeno la piazza, trasformata in una distesa di rifiuti e cocci di bottiglia, è uscita indenne dalle violenze. La fontana della Barcaccia, capolavoro seicentesco di Pietro Bernini che era stato appena restaurato e ripulito dallo smog, è stata riempita di rifiuti; secondo Il Messaggero sarebbe stata danneggiata dall’esplosione di una bomba carta.
Il sindaco Marino, inadeguato – e questa, ormai, è vox populi – ad amministrare la più grande città d’Italia rimanda a domani gli approfondimenti sui gravi fatti che hanno sconvolto per un giorno e mezzo la Capitale. Ma si chiede oggi “come mai alle forze dell’ordine, almeno da quanto visto dalle foto, non sia stato dato l’ordine di proteggere la Barcaccia”. Per questo se la prende col prefetto Pecoraro e col ministro dell’Interno Alfano, manifestando ancora una volta che il suo gioco preferito è lo scaricabarile. Di tutti dunque sono le colpe, tranne che le sue.
Ma lui dov’era? chiede Alerssandro Onorato, capogruppo della lista Marchini in Campidoglio. “Roma distrutta e Marino dov’era? Il Comune di Roma si costituisca parte civile e chieda i danni all’ambasciata d’Olanda e al Feyenord – aggiunge – È mai possibile che arrivano 5000 olandesi per una partita e gli si lascia il centro di Roma a disposizione? Eppure questo match era programmato da tempo. La nostra città e i nostri monumenti devono essere difesi”.
Marino in serata ha fatto sapere di avere “chiamato il ministro degli Esteri per capire come possiamo agire nei confronti di chi ha pensato di venire qui nel nostro Paese e distruggere oggetti e spaventare le persone”. Ma non è tutto: anche il vice ambasciatore dell’Olandaè stato rintracciato e a lui il sindaco di Roma ha dato ” il suggerimento di stracciare in faccia a questi tifosi, o cosiddetti tali, il loro passaporto. In questa città non sono ospiti graditi”.
Già, non saranno più ospiti graditi, ma i danni chi li paga? Sul punto, se Sel e la sinistra in genere forniscono, per dovere di fede politica o solo per imbecillità personale, l’assist a Marino, alla sua Giunta e al corpo di polizia locale ormai assente da mesi dalle strade romane, gli altri (Ncd, Fdi-An, Fi) sottolineando l’inadeguatezza di un primo cittadino che non riesce a garantire l’incolumità dei romani e nemmeno a tutelare Roma chiedono che i danni procurati “non da tifosi ma da teppisti, lasciati liberi di scorrazzare per le vie del centro ubriachi – scrive la parlamentare Barbara Saltamartini su Fb – debbono essere pagati dalla società di calcio o dal governo Olandese non certo dalla casse italiane, tantomeno da quelle dei nostri cittadini”. Entra subito in campo anche il Codacons annunciando che “una class action contro lo Stato olandese e i tifosi responsabili per quanto avvenuto a Roma con il passaggio dei tifosi del Feyenoord e i danni alla Barcaccia darà vita ad una azione legale per far ottenere alla città e ai romani il risarcimento per i pesanti danni subiti”.
Intanto fuori dallo stadio Olimpico, dove la partita di calcio Roma-Feyenoord ha già concluso il primo tempo con uno 1-0, sono state moltiplicate le misure di sicurezza a scongiurare ulteriori disordini. Centinaia gli agenti di polizia in assetto antisommossa. Le forze dell’ordine hanno scortato gli olandesi fin dentro lo stadio. Sul calcolo dei biglietti staccati, si ipotizza una presenza di supporter della squadra biancorossa di non meno di 5.000 unità.
Cosa faranno dopo la partita i devastatori olandesi? Stavolta è Stefano Pedica (Pd) a chiederselo. ” Se non li accompagneranno su treni e aerei c’e’ il rischio che possano fare altri danni”. “Saranno ancora scintille dopo la partita – aggiunge – è inevitabile se non viene controllata la loro partenza. Se chi coordina le forze dell’ordine non da’ disposizioni severe di accompagnamento accadrà l’inevitabile, e qualcuno ne pagherà le conseguenze. Solidarietà alle forze dell’ordine che hanno subito attacchi da questi terroristi dello sport. Ma se vogliamo che tutto torni alla normalità bisogna fare le cose sul serio”. A cominciare dal sindaco, però.
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