Dopo ben 43 giorni di astinenza, intervallata da grandi soddisfazioni nelle notti di coppa va detto, in campionato, gli uomini di Petkovic ritrovano il successo con un secco 2-0 al malcapitato Pescara, guidato dall’ex colonna della difesa biancoceleste e mai dimenticato da queste parti, Cristiano Bergodi, ora penultimo in coabitazione con il Siena ma con un misero punto ottenuto nelle ultime sette gare.
La partita, diciamolo subito, non è stata un granchè: dopo un avvio incerto, la Lazio prendeva subito le redini del match e lo chiudeva nel breve volgere di sei minuti con due autentiche prodezze balistiche di rarissima precisione e potenza scagliate da Radu, al suo primo gol in A ma al terzo stagionale dopo quello al Maribor in Europa League e quello al Catania in Coppa Italia, e da Lulic, rimasto a secco dal 9 febbraio dell’anno scorso in cui andò a segno in un rocambolesco 3-2 al Cesena. Due reti davvero splendide che, in presenza di un avversario di maggior richiamo e in una giornata diversa da quella elettorale, avrebbero meritato il medesimo risalto di quella siglata da Totti sabato scorso. Non altrettanto entusiasmante ma comunque convincente la prova generale della squadra: sempre in controllo, senza mai rischiare nulla dietro e sciupando anche con un Floccari molto attivo ma stranamente impreciso almeno due ghiotte opportunità per arrotondare ulteriormente lo score.
Si sono visti i risultati del ritorno al 4-5-1 che tante soddisfazioni aveva dato a Petkovic durante la stagione. La nota stonata viene dall’ennesimo infortunio patito da Konko dopo una manciata di minuti dall’avvio: per lui si teme una distrazione al collaterale del ginocchio destro che lo terrebbe fuori per un mese. Molto confortante, però, la prova fornita dal suo sostituto, il neoacquisto Pereirinha. Che avesse piedi buoni si sapeva, dubbi si nutrivano circa la sua tenuta fisica ma il portoghese ha retto magnificamente la sua prima partita intera (meno gli spiccioli iniziali) in A, svolgendo con efficacia entrambe le fasi, anche se per quella difensiva si attendono test più probanti. Molto buona la prova di Candreva, mentre non è parso nella sua giornata di maggior ispirazione Hernanes. Quanto al blando ritmo della partita, basti dire che si è chiusa senza neanche un cartellino!
Ora, riguadagnato il terzo posto in solitudine e guadagnati due punti sul Napoli, bloccato sullo 0-0 a Udine ( due rigori reclamati da Mazzarri ma l’unico da fischiare era per l’Udinese), a +5 ma da un po’ incapace di segnare e con alle porte la supersfida di venerdì con la Juve, la Lazio si accinge a disputare il proprio big match a S.Siro proprio contro il Milan appena scavalcato. Non sarà decisivo, ma cruciale sì: ormai mancano 12 giornate alle fine, tante ma non più tantissime e incroci di calendario come Napoli-Juve ( con, forse, sugli spalti la presenza di Diego Maradona!) e Milan-Lazio possono ancora ridisegnare gli scenari più impensabili per tutte le compagini coinvolte anche se i 6 punti di margine vantati dalla Juve sui partenopei cominciano a somigliare da vicino a un’ipoteca sul tricolore. Ma dietro, tutto è possibile e Petkovic ne è consapevole. “Siamo di nuovo terzi da soli in classifica. Noi favoriti per la Champions? Non dico niente, però ribadisco quanto ripeto da inizio campionato: ci sono sei-sette squadre da vertice. Ora sono contento. Sicuramente potevamo fare di più, ma va bene per lanciare questa sfida al Milan, alla quale arriviamo più sereni e convinti di potercela giocare anche a casa loro”, le dichiarazioni rilasciate a fine gara dal tecnico biancoceleste che ha anche ammesso di aver sbagliato ad insistere troppo nella difesa a tre. Una professione di umiltà e un esempio di onestà intellettuale piuttosto insolite a queste latitudini.
D.P.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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