Il padiglione Eataly di Expo Milano 2015 è un connubio di marketing e cultura. Ospita sapori e cibi nostrani alla maniera del colosso della ristorazione, ma li coniuga con la bellezza della produzione artistica italiana nella qualità e nel tempo. Di particolare rilievo in questi giorni è l’esposizione di una novità realizzata 700 anni fa circa. Si tratta di una tempera su tavola del XIV secolo di Lorenzo Monaco, “Madonna con Bambino”, recentemente scoperta e fatta restaurare da Vittorio Sgarbi.
Eataly, che da alcuni anni ha saputo esaltare in Italia e nel mondo le tradizioni culinarie del Bel Paese facendone un business di successo, è presente all’Expo 2015 con un padiglione di 8mila mq in cui viene presentata “la grande bellezza” della nostra terra. L’azienda propone infatti un percorso, in bilico tra tradizione e proposte commerciali, che esplora l’enorme varietà dei prodotti alimentari, umani, artistici e paesaggistici dell’Italia, per il cui allestimento sono intervenuti l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la Scuola Holden di Torino, lo scrittore Alessandro Baricco, la fotografa Simona Pampallona, ma anche, tra gli altri, la catena di pizzerie Rosso Pomodoro e Illy caffè.
A Vittorio Sgarbi è stato assegnato dal gruppo presieduto da Oscar Farinetti il compito di selezionare cento opere d’arte da Guido Reni a Giotto da esporre nel padiglione lungo tutto il corso della grande fiera milanese. La “Madonna con bambino” rappresenta una presenza originale ed eccezionale perché fu “scoperta” dal critico un anno fa nel corso di una sua visita all’abbazia benedettina di Cava dei Tirreni. La tavola era esposta all’interno dell’abbazia come “ignoto fiorentino del secolo XIV”, ma dopo una serie di ricerche e verifiche, Vittorio Sgarbi ha potuto attribuire l’opera al fiorentino Lorenzo Monaco, al secolo Piero di Giovanni, in un epoca a cavallo tra il 1370 e il 1425, ultimo esponente delle scuole pittoriche del trecento, prima della rivoluzione di Beato Angelico e di Masaccio.
Il restauro, reso possibile grazie al mecenatismo di imprenditori campani titolari di ‘Prince Art’, società da anni impegnata nella valorizzazione dell’arte contemporanea, ha restituito l’opera al suo originario splendore. “Si tratta probabilmente” spiega Sgarbi “della parte centrale di un polittico d’impianto semplice e rigoroso, pur nella ricchezza della decorazione denunciata dal tappeto. La “Madonna con il bambino” su fondo oro è posata su un cuscino dorato sopra un prezioso tappeto damascato rosso e oro. Il bambino, in piedi sulle ginocchia della madre, indossa una tunica allungata e tiene nella mano sinistra un cartiglio avvitato su cui si legge la scritta Lux Mundi”.
Vania Amitrano
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