L’anima gemella? la cerco con Tinder

Cosa non si farebbe per trovare l’anima gemella? In tempi romantici, ormai è acqua passata, si faceva attenzione alle persone che si incontravano, in particolare alla possibilità che con loro potesse esistere una affinità spirituale e di sentimenti. Se questa poi era profonda, allora le due persone potevano ritenersi predestinate ad amarsi.

L’anima gemella è, metaforicamente parlando, la metà mancante perché una mela sia intera. Ma questa, soprattutto per i più giovani, è roba vecchia, ammuffita, stantia. Soprattutto perché vi è implicito il concetto di un solo partner: ve le figurate voi due mezze mele identiche e combacianti con l’altra metà che attende il suo incastro perfetto? una sarà certamente un po’ più piccola, perché proveniente da un frutto di dimensioni diverse, l’altra magari un po’ strabordante.

Insomma, nel tempo del ‘mordi (non riferito alla mela in questo caso) e fuggi’ non c’è più posto per l’attesa, dolce, struggente, intrigante o altro. Ed, ecco, che una sola ‘app’ può risolvere tutto. Allora, ben venga! Si chiama ‘Tinder’, ovvero l’ ‘esca’ per il fuoco, l’amore (forse). E’ nata in California nel 2012. Se questa parola l’avere sentita qualche volta ma non la conoscete, sappiate che è forse il più famoso sistema per fare nuovi incontri di questo ultimo periodo. A parlare bastano i dati: a livello globale, durante questi primi mesi del 2015, il numero dei suoi iscritti è aumentato del 130 per cento, oggi gli utenti sono più di 50 milioni. In Spagna lo usano praticamente tutti. E non solamente quelli che potremmo considerare gli ‘sfigati’ i i patologici ‘Casanova’ in cerca sempre di nuovi contatti per aumentare i numeri personali (telefonici e non). Niente affatto. C’è chi è interessato a una relazione modello ‘fast food’ e chi invece, reduce da qualche delusione, cerca consolazione alle sue pene.

Con Tinder si può o per lo meno c’è speranza. Gli italiani, sbirciando i cugini spagnoli, cominciano a capirlo, ed è così che nel nostro Paese i nuovi utenti della app sono cresciuti del 30 per cento rispetto all’anno scorso. Praticamente, siamo i secondi maggiori fruitori in Europa (dopo la Spagna), e sicuramente uno dei mercati in cui la sua diffusione sta crescendo più in fretta, come confermano dagli Usa.

Istruzioni per l’uso: ci si collega attraverso il proprio profilo Facebook. Attraverso un sistema di geolocalizzazione, compaiono i profili dei “lui” o delle “lei” più vicino a noi: foto, nome, età e informazioni di base. Se il prodotto non interessa, gli dai una “X”, se piace gli si assegna invece un “cuoricino”. Solamente se il nostro oggetto del desiderio contraccambia il ‘like’ si apre la casella chat e si può cominciare a chiacchierare per conoscersi.

Quali sono i segreti per usare al meglio Tinder? Intanto ecco qui  10 consigli per non sbagliare sull’app d’incontri del momento?

1) innanzitutto non è un gioco, quindi andare piano con i ‘like’: si rischia di aprire tanti fronti, seminando ma senza raccolto.

2) le foto di gruppo. Confondono e sono fuorvianti: saà il terzo a edestra partendo dall’alto, oppure?

3) Posizione, ovvero distanza. Tinder permette di cercare persone in un raggio tra 1 e 100 miglia, il che significa che l’amore della vostra vita potrebbe essere proprio dietro l’angolo. Se aumentare la distanza, aumenta la quantità di persone che potete vedere. Ma vale la pena?

4) Interessi in comune. Sono importanti per stabilire se c’è affinità. Poi, se volete basarvi sulla collezione di fumetti o di sorprese degli ovetti kinder, a vostro piacimento!

5) Non vendetevi troppo, o troppo poco. Ovvwero, non barate!!

6) Leggete sempre tutto, proprio come fosse il ‘bugiardino’ in una scatola di medicine:  prima di passare all’attacco siate sicuri di aver controllato interamente il suo profilo.

7) Amici in comuneProbabilmente non avrete amici in comune, ma qualora ce ne fossero più di 4, allora chiedetevi “perché non lo/la conosco già nella vita reale?” Buttate il telefono e uscite di più.

8) Non abbiate paura di chiedere ciò di cui veramente vi importa. Chiedete, chiedete, chiedete:  la conversazione è parte fondamentale di questo servizio mobile di rimorchio. E, poi, riduce riduce di molto il rischio di grossi abbagli da foto ritoccate e biografie gonfiate.

9) Valutare bene le foto. Tinder prende le foto dai vostri profili Facebook e le mostra a tutti i fruitori del servizio. Devono quindi essere invitanti ma non volgari. Ma anche attuali: il “The way we where”, come eravamo, lasciatelo ai vostri parenti più anziani.

Bene, siete pronti per il nuovo sistema di conquista. Buona fortuna, dunque. Ma non dimenticatevi dei vecchi a supercollaudati metodi di approccio: un cinema, un teatro, una passeggiata. Può andare anche un supermercato, o la fila alla posta se ancora non avete la domiciliazione bancaria per pagare le bollette. L’importante è non perdere di vista i contatti visivi, le relazioni umane: sono sempre vincenti, e così rimarranno nei secoli, rispetto ad un dialogo attraverso uno smartphone.

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