Siamo vicini alla soluzione, il mio nome è stato fatto da Giorgia Meloni, ho fatto il consigliere regionale per anni. Da parte di FdI il mio nome è stato fatto anche per la conoscenza della macchina regionale”. Lo ha detto il capogruppo FdI alla Camera Fabio Rampelli, a Radio Radio. “Il mio è un contributo – ha aggiunto – se può servire essere utile a districare la matassa del centrodestra la proposta è sul tavolo, a disposizione. Se così non fosse, troveremo comunque una soluzione condivisa. Detto questo c’è un tempo limitato e una scadenza precisa per presentare le candidature anche alla presidenza della Regione, che scade in questa settimana – ha concluso – Penso che ormai nelle prossime ore scioglieremo la riserva e offriremo ai cittadini il nome migliore per andare a vincere”.
Ma il centrodestra può dare l’impressione di non voler adeguatamente competere alle Regionali per il Lazio? “L’esperienza insegna che questo pensiero viene sempre – risponde a precisa domanda Rampelli -. Posso garantire però che finché esisterà FdI, eventuali accordi sottobanco per far vincere l’avversario non sono e non saranno all’ordine del giorno. Ce la giocheremo fino in fondo per vincere sia a livello nazionale che regionale, non siamo disponibili a larghe intese o inciuci con l’una o l’altra parte. Né prima della campagna elettorale, né mentre, né dopo”.
“Perché il centrodestra non appoggia Pirozzi? Non è che non è gradito, è che va fatta la scelta più efficace. Dai sondaggi che abbiamo fatto tra il nome mio, quello di Gasparri, e quello di Pirozzi, la persona risultata meno competitiva per diversi istituti demoscopici è stata Pirozzi”. Lo ha detto il capogruppo FdI alla Camera Fabio Rampelli, intervistato da Radio Radio.&lrm”Pirozzi è comunque un amico -ha aggiunto il deputato- gli ho espresso solidarietà quando è stato attaccato sui social. E’ stato in FdI ma purtroppo non ha rinnovato la sua iscrizione. Ma a decidere sono i cittadini. Io ho dato la mia disponibilità ma non ho detto ‘sarò comunque io’, ‘chi mi ama mi segua’, ‘o me o nessuno’. Tra persone ragionevoli bisogna comunque mettersi nelle condizioni di rammentare che un passo che si fa verso un ruolo pubblico è un passo che si fa verso la gente, il territorio e il bene comune – ha sottolineato – Non si possono avere atteggiamenti perentori ed esclusivi. La mia candidatura è stata messa a disposizione e può essere ritirata di fronte a un candidato che abbia maggiori consensi da parte delle forze del centrodestra che devono liberare il Lazio dall’inettitudine di Zingaretti”.
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