Il presidente incaricato Enrico Letta ha sciolto la riserva e nominato i ministri del prossimo governo. Sono ventuno, età media molto bassa e soprattutto molte donne. Un record senza precedenti.
Dopo una mattinata di consultazioni e un’incontro di circa mezz’ora con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio ha comunicato in conferenza stampa il nome dei nuovi incarichi. Vicepremier sarà Angelino Alfano che avrà anche gli Interni, Emma Bonino agli Esteri, Anna Maria Cancellieri alla Giustizia, Mario Mauro alla Difesa, Saccomanni all’Economia, Giovannini al Lavoro, Carrozza all’Istruzione, Lorenzin alla Salute e Lupi alle infrastrutture.
Letta ha iniziato il suo discorso esprimendo “Gratitudine al Presidente della Repubblica per la fiducia” accordatagli. Poi ha sottolineato la “soddisfazione sobria per la squadra che siamo riusciti a comporre e per le disponibilità riscontrate”. Il presidente del Consiglio ha poi ribadito la sua soddisfazione “per le caratteristiche di ringiovanimento, presenza femminile e competenze” ottenute con la nuova formazione garantendo “che lo spirito di squadra è coeso e fortemente determinato”.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, prendendo la parola ha commentato: “Non c’è bisogno di alcuna formula speciale per definire la natura di questo governo. È un governo politico istituito secondo la nostra democrazia parlamentare”.
E aggiunge “Era ed è l’unico governo possibile e la sua costituzione non poteva tardare oltre, nell’interesse del Paese e nell’interesse dell’Europa”.
Anche Napolitano ha tenuto a sottolineare le caratteristiche di “novità, freschezza e competenza” del nuovo esecutivo. E, prima di congedarsi, il Capo dello Stato ha ribadito il suo “auspicio che questo governo si metta a lavorare rapidamente in uno spirito di fervida coesione, e con reciproco rispetto,senza conflittualità pregiudiziale e con il massimo impegno a trovare le soluzioni” necessarie per traghettare il Paese fuori dalla crisi che sta attraversando”.