«I leader religiosi non siano equivoci e la fede non sia usata per fare violenza», ha detto Papa Francesco incontrando i rappresentanti delle maggiori religioni professate a Sri Lanka, Paese che dura fatica ad uscire da decenni di sanguinosa guerra civile tra buddisti e tamil induisti.
Sono parole che dovrebbero indurre i responsabili delle altre religioni ad una severa riflessione. Perché diventa sempre più insopportabile, soprattutto per noi occidentali, apprendere che in nome della sharia vengono perpetrate nel mondo le peggiori nefandezze che altro non sono se non il risultato dell’applicazione pratica di un’ideologia religiosa priva di pietà dove si professa e vige l’odio e si applica la violenza per difendere se stessi e i propri simili.