L’omicidio stradale diventerà reato

Pene severe e risarcimenti più rapidi per le vittime della strada. Il ministro Cancellieri annuncia la nascita del reato di omicidio stradale.

Nasce il reato di omicidio stradale. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Camera - informativa del Governo su attentato a Roberto Adinolfi AnsaldoEntro gennaio il Consiglio dei Ministri esaminerà un pacchetto di norme tra le quali l’introduzione del reato di omicidio stradale.

Alla luce dei fatti più recenti, gli ultimi sono accaduti nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio – a Casalpalocco, Roma, un ragazzo 17enne  è stato investito mentre attraversava via Cristoforo Colombo, sulla A3 vi sono state due vittime: madre e figlia,  e una, un ragazzo, nel trapanese, investito da un’auto che è fuggita senza prestargli soccorso – e di quello accaduto il 26 dicembre quando un ragazzo rumeno rintracciato e arrestato solo due giorno fa, aveva travolto e ucciso con la sua Ford Ka una bimba di 9 anni, Stella Manzi, mentre viaggiava con i due fratellini sulla Nettunense a bordo di una Panda guidata dalla mamma, la Guardasigilli ha ribadito proprio la necessità di intervenire sul meccanismo di accertamento delle responsabilità penali e civili.

Decisione accolta con favore dalla Fondazione Ania che si occupa di sicurezza stradale:

Da anni sosteniamo che si deve arrivare alla modifica del codice penale introducendo una fattispecie normativa che regoli il reato di omicidio stradale. Siamo convinti che e’ necessario fornire ai giudici uno strumento che renda certa la pena nei confronti di chi commette quelli che, in taluni casi, sono dei veri e propri omicidi. 

ha commentato il suo segretario generale, Umberto Guidoni.

Il provvedimento sarà studiato e condiviso con i tecnici del Viminale. La Cancellieri, dando l’annuncio del prossimo ddl o decreto legge da portare in Consiglio dei Ministri, ha dichiarato:

Si tratta ormai di un problema sociale e come tale va affrontato, quindi introducendo strumenti dissuasivi per chi ritiene di potersi mettere alla guida pur non essendo completamente padrone di se stesso e dunque in disprezzo della vita altrui.

Nella bozza, pronta già da un anno, come strumento dissuasivo è  prevista la revoca definitiva della patente per chi guida in condizioni che non garantiscano la sicurezza e provoca un incidente stradale.

 

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