A Louisville l’ultimo addio al più grande

Da anni tormentato dal Parkinson, l’ex pugile dal pugno d’acciaio, 74 anni, Muhammad Ali  si è spento nell’ospedale di Phoenix in Arizona dove era ricoverato. Venerdì a Louiseville si svolgeranno i funerali di quello che ormai viene considerato il più grande pugile di tutti i tempi.

Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr. (Louisville, 17 gennaio 1942 – Phoenix, 4 giugno 2016), è stato un ex pugile statunitense, tra i maggiori e più apprezzati sportivi della storia.

Aveva vinto l’oro Olimpico ai Giochi di Roma nel 1960, come pugile professionista aveva detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e per un’ultima breve parentesi ancora nel 1978.

Muhammad Ali era noto anche per la sua conversione all’Islam e per avere rifiutato di combattere nella Guerra del Vietnam. Affetto dalla Sindrome di Parkinson, dopo il suo ritiro dal mondo sportivo Ali si era distinto per le sue azioni umanitarie.

Fu indirizzato alla boxe dal poliziotto di Louisville Joe E. Martin, che lo incontrò mentre, dodicenne, inveiva contro chi aveva rubato la sua bicicletta, promettendo allo sconosciuto “una bella strapazzata”. Il poliziotto gli consigliò di imparare prima a boxare e lo portò alla palestra Columbia, dove iniziò a mettere in mostra il suo talento.

Muhammad Ali fu premiato con la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960
Dopo una brillante carriera da dilettante si mise in luce alle Olimpiadi di Roma del 1960 conquistando l’oro nella categoria dei pesi mediomassimi.

Nel 1960 passò al professionismo e batté Lamar Clark per KO e poi affrontò un altro avversario che all’epoca era molto temuto :Doug Jones. Ali vinse per decisione unanime.

Nel 1964 il campione in carica dei pesi massimi era Sonny Liston, aveva ed ha tuttora il record di vincitore del titolo mondiale in un solo round. Egli sconfisse Floyd Patterson celebre pugile quest’ultimo però non aveva una forza spaventosa come quella di Liston e perse appunto al primo round. Muhammad Ali riuscì ad ottenere il posto di sfidante e nel febbraio dello stesso anno affrontò il campione Sonny Liston sfavorito da tutta la gente e anche dalla stampa. Il match però non fu come tutti si aspettavano grazie alla sua agilità e alla sua velocità Ali riusciva a schivare e a colpire Liston. Quando i secondi del campione lo videro in difficoltà, misero del sale sui suoi guantoni in modo da colpire il volto di Ali e farlo accecare per poi essere in vantaggio. Ali iniziò infatti ad accusare i colpi di questa mossa scorretta, ma durante i round successivi si riprese, fino a quando non riuscì a battere Liston per abbandono all’inizio della settima ripresa, stupendo la gente e tutto il mondo sportivo. Il giorno dopo la conquista del titolo, nel 1964 Clay si convertì alla fede islamica, aderì alla Nation of Islam e cambiò legalmente il suo nome in Muhammad Ali.

 

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