Conferenza stampa a Detroit, Elkan conferma l’incarico dell’Ad. A breve il Cda sulla quotazione a Wall street della capogruppo.
Sergio Marchionne resta al volante della Fiat almeno fino al 2017. Poi si vedrà se vuol continuare o se si cercherà un erede all’interno del gruppo, che intanto è alle prese con la fusione della casa torinese con la Chrysler. E intanto il prossimo consiglio di amministrazione, a fine gennaio, deciderà se puntare di qui a fine anno alla quotazione, della sola capogruppo e senza aumento di capitale, alla Borsa di New York.
A confermare e mettere ordine tra le voci circolate già da giorni, il presidente della Fiat John Elkann e lo stesso Sergio Marchionne in una conferenza stampa che si è tenuta oggi all’apertura del salone dell’auto a Detroit.
Il piano di maggio va avanti per tre anni e non c’è dubbio… ne abbiamo discusso a lungo insieme, non c’è dubbio che sarà portato avanti da Sergio“, ha risposto Elkann a chi gli ha chiesto conferme – Dopo quel momento, il futuro è aperto, questo significa però che a fine triennio potremmo avere altre conversazioni per vedere come va avanti questa società”.
E se non sarà Marchionne a continuare, il successore sarà scelto, come ha detto lo stesso Elkann, all’interno del gruppo Fiat-Chrysler, dove
esistono tantissime persone molto capaci che stanno crescendo ed è all’interno che quando il momento sarà venuto ci sarà il modo di trovare un successore”, ha spiegato.
Intanto, il gruppo procede con la fusione tra Fiat e Chrysler, mentre per il resto, le integrazioni con Psa e Suzuki che vengono indicate dalla stampa, Marchionne ha ribadito
quanto detto negli ultimi dieci anni: cioè che siamo aperti alla collaborazione con altri partner”.
E trova una parziale conferma anche l’ipotesi dello sbarco in Borsa, a New York in particolare.
Se ci sarà quotazione sarà per la capogruppo, e non per le società sottostanti – ha detto l’Ad di Fiat – E il collocamento alla borsa Usa è tecnicamente possibile nella seconda metà dell’anno”.
A decidere sarà un prossimo consiglio di amministrazione che a fine gennaio dovrà esaminare anche le tante questioni poste dalla fusione, dal nuovo nome dell’azienda, alla sede, all’organizzazione produttiva, che richiede investimenti finanziari “importanti”, come ha detto Marchionne. Ma non ci saranno emissioni di nuove azioni né per Fiat né per Chrysler. Marchionne ha confermato che l’emissione di un prestito convertendo è una delle opzioni sul tavolo.
Per fine aprile o inizio maggio sarà pronto il nuovo Piano industriale del gruppo, che investe anche gli altri marchi. In particolare, per riportare Alfa Romeo sui mercati globali e restituirle la credibilità che aveva, si punterà sui motori, attingendo alle conoscenze che sono patrimonio soprattutto della Ferrari.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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