La situazione dei ghiacciai alpini è molto critica: i ricercatori hanno stimato che la Mer de Glace, il ghiacciaio più lungo del massiccio del Monte Bianco, si è ridotto di 645 metri negli ultimi 20 anni e si accorcerà di altri 1000 nei prossimi 20 anni. Tutto questo è causato dall’ aumento delle temperature, che sono cresciute di ben un grado e mezzo in più nell’ ultimo secolo.
Il nuovo allarme sulla fusione dei ghiacciai è stato lanciato da un report pubblicato di recente dallo Chamonix Research Centre for Altitude Ecosystems, frutto di uno studio italo-francese durato tre anni e rivela che le
temperature stanno aumentando tre volte più velocemente del previsto.
La linea delle nevi perenni si sta inesorabilmente alzando – riporta il sito di Montagna.tv – e su molte cime alpine il ghiaccio non si riforma più, nemmeno a livello di permafrost.
temperature stanno aumentando tre volte più velocemente del previsto.
La linea delle nevi perenni si sta inesorabilmente alzando – riporta il sito di Montagna.tv – e su molte cime alpine il ghiaccio non si riforma più, nemmeno a livello di permafrost.
I ricercatori hanno avvertito che in futuro saranno probabili molte più frane a causa dello scioglimento del permafrost, il terreno che fino a qualche tempo fa era perennemente ghiacciato. Allo stesso tempo si muoverà verso l’ alto anche la vegetazione: secondo i ricercatori, ad esempio, il “Ranunculus Glacialis” che
cresceva a circa 2600 metri di quota nell’ area del Monte Bianco, troverà condizioni ideali per la sua vita soltanto a 3.300 metri.
cresceva a circa 2600 metri di quota nell’ area del Monte Bianco, troverà condizioni ideali per la sua vita soltanto a 3.300 metri.