Otto milioni di bambini e adolescenti scomparsi nel mondo e più di 5mila solo in Italia. I dati allarmanti sono stati resi noti oggi dal Telefono Azzurro e dipingono un quadro preoccupante sulla sicurezza dei minori in tutto il pianeta. Nel giorno del ‘Missing Children Day’ non c’è ovviamente niente da festeggiare.
Bambini scomparsi, sfruttati, non accompagnati: il rischio di “un’infanzia senza futuro” è veramente altissimo: e se una parte di loro cade in morte certa, altri finiscono in giri criminali e prostituzione, utilizzati a fini di spaccio di droghe o nella tratta di esseri umani che va dall’abuso di natura sessuale al traffico di organi. Nel decimo anno della fondazione Missing Children Europe, Telefono Azzurro promuove così a Roma iniziative insieme italiane ed europee: perchè non basta accorgersi del problema. Bisogna risolverlo.
Nella lotta alla salvaguardia dei bambini, ha affermatola deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l’infanzia e l’adolescenza, Vanna Iori, bisogna coinvolgere “i governi, le forze dell’ordine, i servizi sociali, le associazioni di volontariato, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’esigenza di proteggere i bambini”.
Fondamentale ovviamente, la questione tempo. “Ci sono alcune azioni – ha spiegato la deputata Pd- che dovrebbero essere messe in atto immediatamente, come un avvio tempestivo delle ricerche, ma e’importante anche offirire sostegno emotivo e giuridico ai genitori e ai familiari dei bambini scomparsi, che spesso rimangono abbandonati con il loro dolore e il senso di colpa”. I minori stranieri non accompagnati, che rappresentano ben il 40% dei casi, sono i soggetti piu’ fragili e costituiscono il numero di gran lunga piu’ elevato delle sparizioni: nei primi tre mesi del 2016 questa percentuale e’ arrivata addirittura al 76%”.
Dai dati risulta che la categoria più a rischio (sono il 40% dei casi) è quella dei minori stranieri non accompagnati. Nei primi mesi del 2016 “questa percentuale e’ arrivata addirittura al 76%”. Molte le azioni da mettere in campo per aumentare la sicurezza di questi bambini.
Occorre ridurre i tempi di permanenza nei centri di prima accoglienza, i piu’ rischiosi per il pericolo di fuga e scomparsa dei minori, evitare condizioni di promiscuita’ con gli adulti, inserire mediatori linguistici e culturali fin dal primo momento, per conoscere se i minori siano in cerca di raggiungere genitori o parenti in altri Paesi europei per favorire i ricongiungimenti familiari
“Queste e altre misure sono necessarie se vogliamo prevenire un fenomeno che cancella la presenza stessa di una parte dell’infanzia nel mondo, abbandonandola alle violenze sommerse”, ha concluso Iori.
Il Papa: “proteggere i bambini è un dovere di tutti”. Nata nel 1983, per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio del 1979, la Missing Children Day ha raccolto anche l’appello del Papa che nel corso dell’udienza generale ha invitato tutti alla preghiera, “affinché ciascuno di essi sia restituito all’affetto dei propri cari”.
“E’ un dovere di tutti – ha concluso il Papa – proteggere i bambini, soprattutto quelli esposti ad elevato rischio di sfruttamento, tratta e condotte devianti. Auspico – ha proseguito – che le autorità civili e religiose possano scuotere e sensibilizzare le coscienze, per evitare l’indifferenza di fronte al disagio di bambini soli, sfruttati e allontanati dalle loro famiglie e dal loro contesto sociale, bambini che non possono crescere serenamente e guardare con speranza al futuro.
P.M.
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