Per la prima volta a Roma i capolavori della collezione privata Netter: in mostra Modigliani, Soutine, Utrillo, Derain e gli altri “artisti maledetti”. Fino al 6 aprile a Palazzo Cipolla.
Oltre cento capolavori di Modigliani, Soutine e degli altri “artisti maledetti” della prestigiosa ma riservatissima collezione Netter. In un’unica mostra a Roma, pressoché il meglio di quei pittori che a inizio Novecento si ritrovavano e dipingevano a Parigi e gettavano i semi di quel rinnovamento formale che tanto turbava i contemporanei. Accade con l’esposizione che ha aperto i battenti in questi giorni a Palazzo Cipolla, in via del Corso, e che prosegue fino al 6 aprile 2014. Sei le sezioni della rassegna, nata dalla collaborazione tra la Fondazione Roma e il Comune di Milano-Palazzo Reale, con il supporto di Arthemisia Group.
Il percorso espositivo riporta alla Parigi di inizio secolo, in quel quartiere di Montparnasse frequentato da pittori, scrittori e intellettuali delle più disparate provenienze, in cui si consumò un profondo e incisivo rinnovamento dei canoni artistici fino ad allora vigenti, prima fra tutti quella coercitiva e minuziosa fedeltà al soggetto rappresentato.
Si trattava di un’arte radicalmente innovativa, che alla sua comparsa non venne adeguatamente apprezzata. Scrive il curatore Marc Restellini:
“Questi spiriti tormentati si esprimono in una pittura che si nutre di disperazione. La loro arte non è polacca, bulgara, russa, italiana o francese, ma assolutamente originale. Semplicemente, è a Parigi che tutti hanno trovato i mezzi espressivi che meglio traducevano la visione, la sensualità e i sogni propri a ciascuno di loro”.
È merito di Jonas Netter l’aver accompagnato e sostenuto l’ascesa di Modigliani e degli altri pittori di quel periodo, acquistando i loro lavori dal mercante d’arte e poeta polacco Léopold Zborowski.
“Collezionista nato – racconta Restellini – Netter comincia a comprare tutte le opere di Modigliani che Zborowski gli fa vedere. La sua passione per l’artista livornese è tale che alla fine degli anni Venti arriverà a possedere una quarantina di suoi dipinti. Poi è la volta di Soutine. Ancor prima di Albert C. Barnes, Netter è affascinato da Soutine: l’alsaziano concepisce una passione illimitata per tutti gli artisti che costituiscono la Scuola di Parigi. Allo stesso modo scopre Utrillo, il cui periodo bianco lo affascina, e comincia ad acquistarne le opere a decine, sempre con l’aiuto di Zborowski. Questi, grazie a lui, si ritrova alla testa di un vero e proprio nuovo mercato e di una pleiade di giovani artisti sostenuti da questa nuova generazione di mercanti e di collezionisti”.
Per ricchezza ed estrema bellezza delle opere esposte, la mostra realizza una delle volontà maggiormente avvertite dal collezionista alsaziano: offrire ad un pubblico più vasto possibile l’accesso a queste gemme oscure e seducenti.
Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter
Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla
Via del Corso, 320 – 00186 Roma
Dal 14 novembre 2013 al 6 aprile 2014
Orario apertura: lunedì dalle 14 alle 20.
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