Giancarlo Galan
Con 16 voti a favore e 3 contrari la Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio ha detto sì all’arresto di Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia ed ex governatore del Veneto coinvolto nella inchiesta sulle tangenti per il Mose a Venezia. Si tratta di un primo passo dato che il sì all’arresto dovrà essere votato alla Camera il 15 luglio.
ll sistema delle paratie mobili del Mose
La decisione positiva della Giunta non è una sorpresa. Già nei giorni scorsi si era capito che la maggioranza era favorevole all’autorizzazione. Intanto Galan ha ribadito la sua estraneità ai fatti rilanciando il tema della “persecuzione” nei suoi confronti. Una persecuzione, sostiene Galan, dimostrata dal fatto che non è stato mai ascoltato dai magistrati che conducono l’inchiesta. “Mi si è voluto negare il diritto di interloquire con l’autorità giudiziaria e di difendermi – ha detto il deputato coinvolto nello scandalo Mose – Si tratta di un fatto concreto che conferma ulteriormente il “fumus persecutionis” manifestatosi nei miei confronti“.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy